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Mastella torna al lavoro: “L’unico patto che ho fatto è con Benevento”

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“Ci eravamo lasciati 20 giorni fa con le mie dimissioni, dopo l’arrivo in città di Sergio Mattarella su mio invito. Mi dimisi perché la maggioranza che aveva partorito – grazie a voi cittadini – un Consiglio comunale che avrebbe dovuto essere coeso con questo sindaco e invece ha tentato di porre ipoteche e richieste, le più varie e disparate dal punto di vista politico, che mal coincidevano con il mio rapporto con la città. Non faccio il sindaco per l’accordo con le componenti: avendo fatto i ‘succhia ruote’, sono finiti nei modelli e nei gruppi che non mi hanno gratificato o tradito”. Sono le parole scelte dal sindaco di Benevento, Clemente Mastella, nel corso del suo annuncio alla città per ufficializzare la decisione di ritornare alla guida di Palazzo Mosti.
COMUNE E POLITICA – “Io non faccio accordi con nessuno, io vado avanti e l’unico mio accordo è quello con la città”. Con questa dichiarazione, il primo cittadino ha messo la parola fine alla vicenda. “Ho sentito – ha aggiunto – moltissime cose sul mio conto come ad esempio ‘Mastella si candiderà alle regionali’: sono favolette, la parte finale della mia vita sarà destinata per la città di Benevento. Una città che può crescere; si può fare tanto: rispetto all’immigrazione dei giovani non abbiamo grandi mezzi con cui intervenire, ma noi possiamo migliorare la qualità della vita per chi resta.
PATTO CON LA CITTA’ E CON I CONSIGLIERI DI BUONA VOLONTA’ – “Come andrò avanti? Il mio patto è con i consiglieri di buona volontà e non con altri. Una coalizione di buona volontà che vuole guardare alla città, anche al di là del perimetro della maggioranza. Una maggioranza per la città e non c’è nessun accordo particolare. Ho contribuito ad eliminare i chiaroscuri e sono fiero per aver determinato condizioni di lotta alla criminalità che è presente in città”.
STIAMO FACENDO UN OTTIMO LAVORO – “Per alcune ricognizioni effettuate c’è un treno che collega Torino a Milano ogni quarto d’ora. Ho fatto un accordo con De Luca e con Rfi: avremo una stazione che cambierà completamente, ma soprattutto ci saranno treni veloci – sia Italo che Frecce – che partiranno da Bari per Napoli e Roma e viceversa e tutti questi treni fermeranno a Benevento. Questo eliminerà il dato di essere ai margini; di essere isolati non tanto con Roma ma con Napoli. L’ennesimo incidente della Valle Caudina ci ricorda che si impiega molto più tempo per andare a Napoli e invece noi avremo, grazie all’accordo, un collegamento in 45 minuti. E’ importante per economia e turismo come lo sono il Premio Strega, il Bct e Città di Spettacolo. Grazie a questo, Benevento diventa la capitale del Sannio.
Ancora: il depuratore con 32 milioni di euro per risolvere la vicenda; la stazione dell’Appia che sarà rinnovata con 2 milioni e mezzo di euro di interventi e diventerà centrale per la Valle Caudina ed anche con l’Alifana, recuperando la dimensione di baricentro con Alta Velocità e con le province di Avellino e Salerno. Insomma, stiamo facendo tante cose ponendoci all’attenzione sul piano nazionale. Voglio fabbricare un mondo diverso nel quale accorciamo le distanze tra periferie e centro città, con interventi che cambieranno il volto anche del centro. La città cammina e va in avanti. Siamo una delle poche città dove si registra la crescita di apertura di negozi con l’1,17%. Certo, c’è la lamentela per quanto riguarda il commercio: ma non dipende dai sindaci se chiudono le attività. La città sul piano culturale, invece, è una della migliori. Insomma, noi stiamo facendo un ottimo lavoro.
GIUNTA – Qualcosa verrà cambiato: farò una giunta diversa e farò alcuni cambi attingendo alla società civile, chiedendo l’apporto di tutti in questo momento di difficoltà.
SONDAGGIO, GIOVANI E ‘TRAPPOLA’ BILANCIO – Molti bambini mi hanno aiutato a cambiare idea, scrivendomi sui social; è rispetto a loro che dobbiamo cambiare la città. Non ho fatto patti con nessuno, solo con la città. Ho immaginato di dimettermi, non era una ‘trovata’, pensavo fosse giusto mettere tutto in discussione. Chi voleva lasciare è stato un miscredente non con me, ma con la città, pensavano di farmi saltare sul bilancio. Non era una congiura contro di me, ma contro la città. Grazie all’apporto dei consiglieri e di un sondaggio sono tornato indietro. Ieri mi è stato dato il risultato: siamo al 56% di cittadini che mi chiedono di restare.
Resto per lavorare, chiedo conforto, consigli e suggerimenti: dobbiamo fare ancora tante cose. Eravamo partiti dai debiti, siamo andati avanti e oggi abbiamo 50 milioni per il palazzo della pubblica amministrazione. Pensate ai Pics con l’illuminazione delle Mura Longobarde e interventi all’Arco e andremo nelle periferie a cambiare le cose: è il risultato di una mia battaglia contro M5s e Lega.
CENTRO ALZHEIMER – Ho avuto il mio papà affetto da Alzheimer e faremo un centro con un milione e mezzo di euro per chi soffre di questa patologia. Questo progetto sarà l’orma che vorrò lasciare alla città di Benevento. A quelli che sono dalla mia parte dico che i miei figli sono fuori: oggi la mia famiglia sono i cittadini di Benevento e a loro dedico l’ultimo sprazzo della mia vita politica.