CRONACA
Benevento, cadavere ritrovato in strada a Pacevecchia: fermata la badante

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Svolta nelle indagini sul corpo senza vita dell’anziano, ritrovato sabato notte in via Pacevecchia, a Benevento, proprio dinnanzi all’ospedale Rummo. Gli inquirenti hanno fermato una 64enne salernitana, che lo accudiva da anni.
Secondo la ricostruzione fatta dalla badante al magistrato che l’ha interrogata, l’uomo – un 84enne residente a Grottaminarda – le avrebbe detto che, una volta morto, lei avrebbe potuto lasciarlo ovunque, ma non dai familiari.
E così avrebbe fatto dopo la morte, avvenuta sabato pomeriggio: ha caricato il suo assistito in auto e lo ha abbandonato avvolto in una coperta, vestito solo con un pigiama e una coppola.
LE INDAGINI – Sulla base delle testimonianze rese dalle persone informate sui fatti venivano raccolti degli elementi dai quali presumere che l’anziano fosse stato abbandonato sulla strada da qualcuno giunto sul posto a bordo di una vettura. In effetti, dall’estrapolazione delle registrazioni di una telecamera di sorveglianza installata nei pressi del luogo, la polizia giudiziaria ha indivuduato la presunta autovettura dalla quale il corpo dell’anziano era stato scaricato. Alle ore 19:31 circa è stata notata un’autovettura modello utilitaria di colore verde fluo, parcheggiare nelle strisce blu presenti su via Pacevecchia, il cui conducente rimaneva temporaneamente a bordo della stessa con i fari spenti; alle ore 19:51 circa l’autovettura vicina a quella suddetta usciva dal parcheggio consentendo una visione migliore di quanto stava accadendo; in particolare si notava un soggetto, prendere un qualcosa dalla macchina e adagiarlo a terra, come a coprire un qualcosa ivi presente. Dopo aver compiuto questo gesto, chiudeva lo sportello lato passeggero dell’autovettura attenzionata ed il conducente si allontanava a bordo del veicolo dopo circa venti minuti.
Al fine di individuare l’autovettura sospetta, s’interrogava il sistema Nazionale Targhe e Transiti, nell’orario compatibile con l’arrivo e la partenza della stessa; in effetti veniva immortalata l’immagine di un’autovettura Volkswagen modello Lupo di colore verde fluo, compatibile con quella interessata.
Gli accertamenti in banca dati consentivano di verificare che la vettura VW Lupo risultava di proprietà di G.P., classe 58’, residente a Grottaminarda; la successiva ed immediata perquisizione eseguita nel luogo di residenza della donna ha consentito di rinvenire l’autovettura utilizzata per commettere il delitto; inoltre l’indagata nell’immediatezza ha fornito delle indicazioni utili all’attività investigativa ammettendo di aver abbandonato il corpo dell’anziano uomo suo convivente.
Accompagnata presso gli Uffici della Squadra Mobile è stata immediatamente interrogata dal Sostituto Procuratore in presenza del difensore di fiducia e “sottoposta – scrive la Procura – al fermo di indiziato del delitto di cui all’art. 591, III comma del codice penale (abbandono di persone minori o incapaci seguito da morte), per aver abbandonato l’anziano, incapace per malattia di mente e di corpo, nonché per vecchiaia, di provvedere a se stesso, del quale aveva la custodia e la cura in quanto con lei convivente; in particolare lasciava la vittima all’interno della propria abitazione in condizioni igieniche precarie, omettendo di nutrirlo e curarlo adeguatamente fino a cagionargli la morte; inoltre le veniva contestato il reato di cui all’art. 412 e 61 nr. 2 per aver tentato di occultare il cadavere su pubblica via avvolgendolo all’interno di alcune coperte”.
L’autovettura suddetta ed altro materiale utile a fini investigativi è stato sequestrato e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Al termine delle formalità di rito su disposizione dell’autorità giudiziaria è stata associata alla locale Casa Circondariale in attesa di convalida.