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“Le malattie rare neurologiche, prospettive riabilitative”, al via gli incontri di “Comunicare Salute”

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“Le malattie rare neurologiche, prospettive riabilitative” è stato il tema del primo convegno organizzato dall’Associazione “Io più forte di…te” in collaborazione con la Maugeri Società Benefit Spa di Telese Terme, nell’ambito della seconda Edizione del Progetto “Comunicare Salute”. Un progetto medico scientifico che ha, quale priorità, quella di operare una corretta informazione nel campo della salute, non solo come prevenzione, ma anche come cura delle patologie. Un progetto portato avanti anche con la importante ed imprescindibile collaborazione ell’area scientifica della Bruno Farmaceutici.
Ad introdurre i lavori Vittoria Principe Presidente dell’associazione che ha dato i numeri della scorsa edizione soddisfacenti, sia in termini di comunicazione che di presenze.
A seguire il padrone di casa, il direttore sanitario, Michele Rossi che ha illustrato le potenzialità della Maugeri, rispetto soprattutto alla riabilitazione dei pazienti affetti da Malattie Rare.
E’ stato Giuseppe Piscosquito, medico della Maugeri, ad introdurre i lavori dal punto di vista scientifico.
Relatori d’eccezione i professori Davide Pareyson e Maria Nolano. Il primo, eccellenza del settore, ha spiegato che le malattie rare colpiscono 1 individuo ogni 2000. E che circa 2.000.000 di persone in Italia sono affette da tali patologie. Sono malattie che incidono non solo sul paziente, ma soprattutto sul contesto familiare. E sono poche tra le malattie rare, quelle da trattare con terapia. Per la maggior parte di esse è necessaria la riabilitazione. Di qui l’importanza di strutture come la Maugeri. Ed è stato proprio questo l’intervento della prof.ssa Nolano, interna della Maugeri e docente alla Federico II, che ha spiegato che si tratta di patologie degenerative e progressive, per le quali è fondamentale la riabilitazione. Al proposito alla struttura di Telese Terme, oltre ad aver praticato per primi la biopsia di cute, si viene accolti da una equipe medica multidisciplinare, perché le patologie rare incidono su vari ambiti dell’organismo umano.
Entrambi i relatori, sollecitati dalle domande dei presenti, hanno rimarcato l’importanza dell’informazione, del ruolo del terzo settore ed hanno lanciato per il futuro cauto ottimismo, soprattutto rispetto ai progressi della ingegneria genetica.