fbpx
Connettiti con noi
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio

CULTURA

Pio e Amedeo prendono in giro tutti: dalle loro famiglie a Mastella. Show tra gag e riflessioni

Pubblicato

su

Ascolta la lettura dell'articolo

Iniziano così Pio e Amedeo: chiariscono su quel coro della discordia che tanto ha fatto infuriare una parte dei tifosi beneventani, non proprio entusiasti della loro presenza oggi al Festival Città Spettacolo. Poi, però, i due artisti foggiani partono come un treno con il loro ‘La classe non è qua’: due ore e mezzo di risate, con battute e gag ispirate al mondo della tv, intervallate da diversi momenti musicali.

Dalla tv al teatro o alla piazza, poco cambia perché – dice Amedeo – la gente che li segue vuole ridere di cose semplici: e loro accontentano il pubblico stravolgendo le regole dello show e presentandosi in accappatoio, ma non dal palco. Arrivano dal lato, interagiscono con i presenti scherzando sui prezzi dei biglietti e mettono nel mirino il sindaco Mastella, più volte chiamato in causa perché potrebbe ‘sistemarli con un posto fisso’.

Nel tritacarne del loro show finiscono un po’ tutti: Maurizio Costanzo, Barbara D’Urso, Belen Rodriguez, Cecchi Paone e addirittura le loro famiglie, protagoniste attraverso fotografie e aneddoti. Non solo: ‘La classe non è qua’ prende spunto dall’attualità per far ridere e riflettere.

Pio e Amedeo chiudono Città Spettacolo 2019 raccogliendo consensi e applausi con gag esilaranti che hanno decretato il loro successo: tornano nelle vesti di Emigratis cercando tra gli spettatori i giocatori del Benevento da ‘spennare’, scherzano sulle conquiste sentimentali di Inzaghi e prendono di mira il nuovo acquisto giallorosso Kragl e la compagna Alessia Macari.

E ancora: nei loro sketch sfatano alcuni luoghi comuni su sesso, educazione, emancipazione femminile, omosessualità, pari opportunità e razzismo, lanciando messaggi di uguaglianza nascosti dietro l’ironia irriverente. Sul palco cantano e si divertono come due bambini al Luna Park.

Il gran finale è tutto dedicato alla riflessione: soprattutto all’Italia, Paese perbenista – dicono – dove l’essere patetici e caproni funziona sempre. Una nazione – concludono – dove per mantenere il successo devi dire cose banali e non essere mai fuori posto.

Le oltre due ore volano via veloci tra una canzone stravolta dei Tiromancino e un’altra storica di Toto Cutugno, che parla di mamme e famiglia, punti fondamentali del loro spettacolo fatto di ricordi e aneddoti, che a settembre riempirà non solo il Teatro Antico di Taormina ma anche l’Arena di Verona.

Annuncio

Correlati

redazione 2 settimane fa

Lauro: “Edizione di Città Spettacolo di altissimo livello, raffinata e degna dei grandi festival nazionali”

redazione 2 settimane fa

Capitale Italiana della Cultura 2028: chiusa fase di raccolta delle proposte con oltre 150 progetti dal territorio

Giammarco Feleppa 2 settimane fa

Promesse, risate e miracoli napoletani: Salemme da applausi a Benevento. Gran finale per Città Spettacolo

redazione 2 settimane fa

L’Hortus si trasforma in un giardino incantato con la danza di ‘Sacrum Hortum’

Dall'autore

redazione 49 minuti fa

Wg flash 24 del 17 settembre 2025

redazione 49 minuti fa

Castelvenere punta su turismo enoculturale e innovazione tecnologica

redazione 12 ore fa

‘Traffico e disagi presso le scuole’: De Lorenzo e Farese chiedono correttivi

redazione 13 ore fa

Pannarano, il vicesindaco Verlezza: “Edilizia scolastica, sarà anno ricco di novità”

Primo piano

redazione 49 minuti fa

Wg flash 24 del 17 settembre 2025

redazione 12 ore fa

‘Traffico e disagi presso le scuole’: De Lorenzo e Farese chiedono correttivi

redazione 13 ore fa

Benevento, passa il Giro del Mediterraneo in Rosa: venerdì le scuole chiudono alle 11

Giammarco Feleppa 14 ore fa

Benevento raddoppia il Natale: dal villaggio incantato in Villa ai tesori segreti del centro storico

Copyright © 2023 Intelligentia S.r.l.

Skip to content