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Città Spettacolo, faccia a faccia tra Giordano e i residenti del centro storico

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Il Comitato di Quartiere Centro Storico di Benevento ha raccolto l’invito al dialogo del direttore di Benevento Città Spettacolo, Renato Giordano, e ha partecipato questa mattina al consueto salottino della kermesse culturale, in programma alle 12 a Palazzo Paolo V.
La delegazione ha replicato alle dichiarazioni di Giordano rilasciate recentemente alla stampa in merito all’aumento del valore degli immobili del centro storico grazie agli eventi organizzati nel cuore della movida: “Le parole del direttore artistico – ha spiegato il portavoce Gennaro Del Piano nel suo intervento – non hanno alcun fondamento e hanno provocato solo risentimento, in quanto il valore degli immobili si è decisamente dimezzato”.
“Noi residenti – ha aggiunto – siamo il presidio di un quartiere che va verso il degrado. Da sempre siamo fin troppo disponibili nello spostare le auto e vivere con una serie di limitazioni che sentiamo sulla nostra pelle.
Nel centro storico saremmo lieti di ospitare ben altri eventi, ma invece vengono proposte solo serate con musica da discoteca, perché funzionali al lavoro dei bar presenti.
Purtroppo – ha poi continuato Del Piano – non dobbiamo sopportare esclusivamente questa settimana, ma siamo martoriati ogni giorno dell’anno da dj set e disco. Una situazione penosa, dunque, che dura tutto l’anno e non soltanto nella settimana di Città Spettacolo.
Il fatto di chiedere la rimozione di Giordano è stata una provocazione nei confronti delle istituzioni, perché bisogna avere maggiore saggezza nell’allocare gli spettacoli e non fare sempre le cose a vantaggio di un’unica categoria, gli esercenti, che però sono presenti anche in altre parti della città. Per questa ragione, la discoteca in piazza – una volta tanto – poteva essere organizzata anche in altri posti e quartieri.
“Il centro storico – ha concluso Del Piano – non è più il salotto buono: non è stato fatto niente per riqualificarlo, la gente non investe più, si sta spopolando anche per le mille limitazioni e per il non riuscire a dormire la notte a causa della movida”.