Sindacati
Comune di Benevento, la Cub: nuovo contratto aziendale già contestato

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“La delegazione di parte pubblica del Comune di Benevento ha convocato per domani i sindacati per la modifica del Contratto Integrativo Decentrato firmato ad agosto del 2018 dai rappresentanti di CGIL, CISL e UIL. Contro la bozza di accordo che prevede innanzitutto la conferma del Bando per le Progressioni Orizzontali di dicembre 2018 già bloccato a seguito dell’intervento dell’ARAN (Agenzia Negoziale della Pubblica Amministrazione) sollecitato dalla CUB (Confederazione Unitaria di Base), – scrivono il coordinatore aziendale e il coordinatore provinciale Cub, Gabriele Corona e Alberto Zollo – decine di dipendenti stanno inviando alla Segretaria Comunale, alla Giunta Comunale, al Nucleo di Valutazione dei Dirigenti, all’ARAN e alla Corte dei Conti e al Ministero della Funzione Pubblica un atto di diffida.
In sintesi i sottoscrittori dell’atto preparato dagli avvocati Sarracino e Zeoli, su proposta della CUB, quasi tutti dipendenti esclusi dalla partecipazione alla selezione per le Progressioni Economiche Orizzontali, – prosegue la nota dei sindacalisti – contestano il preaccordo sottoscritto dai sindacalisti della triplice sindacale il 5 giugno scorso che prevede: non rifare il Bando per le Progressioni Economiche Orizzontali 2019, considerando valido e legittimo quello del 2018, nonostante il parere ARAN, e quindi confermare il sistema di punteggi a vantaggio di coloro che hanno meno anzianità di servizio nella categoria e di coloro che lavorano part-time; confermare le valutazioni per la Performance effettuata dai Dirigenti in modo frettoloso e contraddittorio, senza le SCHEDE di GIUDIZIO del PUBBLICO; escludere, ancora una volta dalle PEO del 2019 i lavoratori collocati nelle categorie A5, B7, C5, D6; rinviare al 2020 le valutazioni per le ulteriori Progressioni Economiche con la partecipazione anche per i lavoratori delle categorie A5, B7, C5, D6 da attribuire solo al 25% degli aventi diritto, anziché il 50% come stabilito dall’art. 14 del Contratto Decentrato Integrativo firmato nel 2018 e tuttora valido, ma solo se si troveranno le risorse necessarie.
Dinanzi a questa decisione che non rispetta il Contratto Nazionale, ed è contraddittoria rispetto alle decisioni assunte con il Contratto Decentrato vigente e conferma i giudizi della Performance effettuati in modo distorto anche rispetto alla Delibera di Giunta n. 163 del 18/7/2018, con l’atto di Diffida – concludono Corona e Zollo – i dipendenti chiedono l’annullamento delle schede di Valutazione della Performance 2017 e 2018; l’annullamento del bando per le Progressioni Economiche Orizzontali del 21 dicembre 2018; l’annullamento del verbale di accordo del 6 giugno 2019 sulla ripartizione del Fondo Salario Accessorio 2019 tra la delegazione di Parte pubblica e sindacalisti di CGIL, CISL e UIL”.