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Tetracloroetilene nell’acqua, Altrabenevento risponde ad Abbate e chiede confronto pubblico

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“Il presidente della Gesesa, Luigi Abbate, con una nota inviata ieri alla stampa, si lamenta di una presunta ‘azione di discredito’ da parte di Altrabenevento che, a suo avviso, genera ‘continuo ed ingiustificato allarme sulla qualità del servizio e delle risorse idriche’ perché le acque servite da diversi decenni sono garantite dalle ‘certificazioni delle autorità di controllo’. Secondo Abbate l’impegno di Altrabenevento per la qualità dell’acqua sarebbe solo motivato da ‘ricerca di protagonismo e visibilità'”. Così in una nota il presidente di Altrabenevento, Gabriele Corona.
“In genere – prosegue – quando gli amministratori/politici non vogliono o non riescono a giustificare il proprio operato, tentano di alimentare sospetti sulla correttezza dei cittadini che volontariamente impegnano tempo e risorse proprie per affrontare un grave problema collettivo. E’ successo sempre per tutte le numerose iniziative di Altrabenevento ma puntualmente le allusioni malevoli sono diventati boomerang per chi le ha diffuse. Fa però sorridere che proprio Gino Abbate, politico transitato in diversi schieramenti e che ha ricoperto numerosi incarichi pubblici, sempre per grazia ricevuta (Commissario Asi, consigliere comunale, Presidente Sannio Europa, Assessore comunale, Consigliere di amministrazione IACP, ecc, ecc, ecc), possa tentare di accusare altri di avere manie di protagonismo. E’ ridicolo, inoltre accusarci di aver rifiutato un incontro perché tutti ricordano che abbiamo più volte proposto ufficialmente un dibattito pubblico con il sindaco, gli amministratori di Gesesa e l’intero consiglio comunale, ma nessuno ha accettato. Insistiamo nel chiedere un confronto alla presenza dei giornalisti e confermiamo di non essere disponibili ad incontri “riservati”.
Intanto – prosegue Corona -, ribadendo tutte le critiche che abbiamo rivolto alla Gesesa per la distribuzione di acqua contaminata da tetracloroetilene ai cittadini dei rioni Ferrovia, Libertà e Centro storico, chiediamo ad Abbate di rispondere alle nostre domande.
Abbate si preoccupasse di rispondere – conclude Corona – invece di tentare di indovinare quali “dipendenti infedeli” di Gesesa passano informazioni ad Altrabenevento. Le notizie sulla qualità dell’acqua servita ai cittadini devono essere pubbliche e per fortuna in tutti gli Enti coinvolti ci sono ancora dipendenti che ricordano di aver giurato fedeltà alla Costituzione e non al signorotto e di essere pagati per svolgere la propria attività a servizio dei cittadini”.