POLITICA
Movida in centro storico, la riflessione: “La violenza si combatte con educazione e cultura”

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“Non è infrequente oramai assistere a fenomeni di inciviltà diffusa anche nella nostra piccola realtà beneventana. Molti giovani che frequentano il centro storico si imbattono in scene di violenza, tra cui risse e addirittura accoltellamenti, che urtano la sensibilità e accrescono momenti di tensione e clima di paura. Il dato preoccupante spinge a riflettere che questi episodi si verificano soprattutto tra noi giovani in un contesto e in momenti che dovrebbero favorire lo svago e la serenità. La causa potrebbe essere la noia e la mancanza di aggregazione costruttiva tra giovani, che spesso si lasciano andare agli eccessi sfociando in comportamenti poco consoni”. Inizia così la nota di Paolo Cavallo e Sara Pannella, esponenti dei Giovani Democratici di Benevento, che commentano le ultime notizie legate alla “movida” violenta in centro storico.
“Sebbene la polizia abbia un ruolo fondamentale, – aggiungono – l’intervento della sicurezza pubblica dovrebbe avrebbe natura eccezionale perché non si può sostituire il buon senso alla repressione. I problemi si dovrebbero risolvere attraverso forme di prevenzione. Il che non esclude naturalmente la presenza sul posto di forze dell’ordine che possano intervenire tempestivamente laddove se ne dovesse verificare la necessità.
L’idea è quella di educare, ed educare significa anche reprimere le condotte contrarie alla legge. Ma l’educazione significa innanzitutto saper investire nella sfera valoriale di ciascun individuo. L’auspicio che noi giovani abbiamo sul futuro non è quello di avere poliziotti che possano controllare e contenere l’ignoranza generale, il vuoto di valori e la violenza perché non ce ne sarebbero mai abbastanza, – concludono Cavallo e Pannella – ma di investire nella cultura, nel buon senso e nella capacità di dialogo che dovrebbero distinguere la società civile odierna”.