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POLITICA

Sanità nel Sannio, duro attacco del Movimento Animalista al Pd

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“Siamo ormai prossimi alla tornata elettorale europea e slogan e promesse volano come se fossero foglie in tempesta, tante promesse che forse mai avranno un seguito ed a tal proposito ne vogliamo ricordare una importante per tutta la provincia: la creazione di un polo d’eccellenza generato dalla fusione di due ospedali moto distanti e differenti tra di loro, l’ex Rummo ed il Sant’Alfonso di Sant’Agata dei Goti”. Così in una nota il Movimento Animalista di Benevento.

“Tutti – sottolinea – ricordiamo il clamore con cui il PD locale enfatizzava questa grande opera d’ingegno umano nato dalle “brillanti menti” del commissario alla sanità nonché presidente della regione, De Luca, il sindaco di Sant’Agata e presidente provinciale PD, Valentino, ed il consigliere regionale Martaruolo. Come dimenticare le mirabolanti promesse e parole di (auto) elogio di Valentino, strenuo difensore dell’unione, che da sempre si è battuto e speso affinché ciò avvenisse anche se “tutto il resto del mondo” faceva notare che era una sciocchezza, una penalizzazione per entrambe le strutture e che portato dei peggioramenti, che il trasferimento di alcuni reparti avrebbe provocato disagi a trequarti della popolazione distante dalla valle Caudina,  che nella centralità della città di Benevento trovava un giusto compromesso.

Mentre i vertici del Pd sannita pavoneggiavano che tale operazione “rappresenta una risposta vera ai bisogni della sanità provinciale” e che “…sono i nuovi orizzonti sotto i quali il nostro sistema sanitario oggi si può muovere” altri che avevano trasformato il Rummo in una vera eccellenza decidevano il trasferimento, come il Prof. Usher che per primo lanciò l’allarme e fece notare che “mentre a Napoli operano 6 robot qui ci sono primari sottoposti a turni massacranti, come il personale che è in perenne carenze e che la dirigenza ospedaliera non svolge al meglio le sue funzioni”.  Il professore aveva già capito il destino dell’ospedale ed invitò ad un ripensamento ma il Pd tirava diritto per la sua strada orgoglioso di quanto stava facendo, un disastro annunciato. Tutti eravamo consapevoli, a partire dalla senatrice Lonardo che è stata coerente fin da subito attuando strenua opposizione, passando per il Movimento Cinque Stelle (attendiamo ancora riposta del Min. Grillo) e finendo a noi del Movimento Animalista, che l’operazione avrebbe portato alla rovina delle strutture ospedaliere e così è stato, oggi l’eccellenza non c’è più, molti professionisti sono andati via, tutto il personale è costretto a fare i salti mortali, il PS è in condizioni critiche, per alcuni esami molti devono fare decine di km per arrivare al Sant’Alfonso dove le cose sono andate anche peggio, tanto per citare alcuni problemi.

Oggi però – continua la nota – gli stessi personaggi colpevolizzano  chiunque tranne loro stessi, ci saremmo aspettati una lettera di scuse del Pd e le dimissioni di De Luca da commissario alla Sanità, misura invocata dal Movimento 5 Stelle ma bloccata dalla Lega e  Salvini che per mero interesse politico hanno fatto da stampella al governatore per evitare la caduta della carica, ci sarebbe stata anche un mea culpa della parte dirigenziale ma così non è stato ed è per questo motivo che nei prossimi giorni è nostra intenzione organizzare un incontro con la popolazione per fare il punto sulla situazione, sarebbe cosa gradita la partecipazione di tutte le parti politiche contrarie.

Invito non esteso al PD che è parte scatenante del problema, ricordo che non abbiamo acqua e sapone da sprecare, come disse qualcuno tempo fa.  Infine due promemoria, il primo: se oggi siete costretti a lunghe file per qualsiasi cosa, se nonostante l’impegno di medici ed infermieri il risultato non è dei migliori, conoscete i colpevoli e chi ha appoggiato De Luca; ricordatelo, fra poco si vota ed avrete in mano l’arma più potente in un luogo che alcune parti politiche temono: la matita nella cabina elettorale.

Il secondo invece lo sottolineamo da tempo: in Regione Campania siamo considerati alla stregua di una colonia dove negare e tagliare servizi (ospedali, strade, servizi, etc) e depositare gli avanzi (rifiuti di tutti i generi, etc)  e direi – conclude il Movimento Animalista – che è ora di mettere un punto e prendere una decisione che da tempo invochiamo, l’uscita dalla Regione Campania”.

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