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‘La Ninfea’ salva lavoratori e Villa Gioia, Maglione: ‘Il Comune di Airola autorizzi cooperativa’

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“Questi lavoratori – prosegue Maglione – grazie all’anticipazione dell’indennità di disoccupazione, si sono dotati degli strumenti finanziari per creare una cooperativa sorta dalle ceneri della società che dava lavoro a coloro che oggi ricoprono lo status di soci lavoratori. Questi operatori nel gennaio scorso, hanno presentato al Comune di Airola, richiesta formale di subentro alla vecchia società di gestione e non hanno ancora ottenuto l’autorizzazione. Un ritardo cui spero si possa rimediare presto, ecco perché richiederò a breve un incontro al sindaco Michele Napoletano, con cui auspico di trovare una condivisione di intenti sul tema”.
“Questa cooperativa – prosegue il deputato – si è strutturata riorganizzando ciò che è rimasto della società precedentemente autorizzata a gestire la casa di cura. Di conseguenza non possono non sussistere quelle condizioni amministrative e giuridiche per il rilascio dell’autorizzazione. Chi investe in queste attività dovrebbe trovare il sostegno delle istituzioni, soprattutto in casi come questi, dove c’è continuità da un passaggio societario a un altro”.
“Tra i benefici connessi al mantenimento di questa struttura – commenta il portavoce comunale M5S Bartolomeo Laudando – oltre a evitare una crisi occupazionale che impatterebbe su molte famiglie, c’è anche il canone che la cooperativa pagherebbe al Comune e che si tradurrebbe quindi in risorse disponibili per servizi ai cittadini. Ricordiamo che con la precedente governance la riscossione del suddetto canone non è avvenuto coerentemente con gli impegni sottoscritti. Ora che i lavoratori sono disposti ad assumersi la responsabilità di salvare la struttura e di pagare gli oneri dovuti all’ente, un diniego dell’amministrazione sarebbe inspiegabile”.
“Confidiamo che il comune di Airola – prosegue Maglione – consapevole dell’importanza che riveste questa iniziativa, rilasci al più presto l’autorizzazione alla cooperativa sociale per garantire la continuità assistenziale alle persone che si sono rivolte alla struttura e continuità lavorativa ai dipendenti che si sono prodigati per anni in questa attività e che ora hanno investito i loro risparmi pur di salvarla”.