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Ospedale a Sant’Agata, la protesta si sposta ad Airola: “Chiediamo reparti doppi e potenziamento della struttura”
Il sindaco Napoletano a De Luca: “Faccia la sua parte e dia risposte concrete alla popolazione”
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Il comitato civico “Curiamo la vita” ha spostato ad Airola, per una mattinata, la protesta pacifica per la conservazione e il potenziamento del presidio di Sant’Agata de’Goti.
La manifestazione, promossa su impulso del sindaco Michele Napoletano per sottolineare che l’ospedale è del Sannio tutto, si è svolta nel piazzale antistante la chiesa della Santissima Annunziata e ha visto l’adesione e il sostegno di numerose associazioni culturali e sportive del territorio, parroci e comunità ecclesiali e dei sindaci di Sant’Agata dei Goti, di Bonea , di Paolisi e di Arpaia.
Con voce unanime è stata ribadita la necessità di preservare il presidio saticulano e di chiedere a Regione e a Governo il potenziamento della struttura con reparti di ortopedia, cardiologia, rianimazione e dell’organico sanitario e parasanitario a tutela del diritto alla salute e alla vita della popolazione caudina.
La stessa rappresentante del comitato “Curiamo la vita”, Mena Di Stasi, nel ricordare che “lo sciopero della fame è stato sospeso momentaneamente nel rispetto degli impegni presi col prefetto” e nel precisare che “già in passato con il governatore De Luca si era giunti all’accordo di formare un tavolo tecnico con Regione, Governo e vertici sanitari per un’operazione verità sull’ospedale di Sant’Agata dei Goti”, ha evidenziato: “Noi chiediamo che anche per l’ospedale di Sant’Agata, oltre al ritorno all’Asl e il potenziamento di medici, infermieri e strumenti, si possa giungere ad una soluzione simile a quella attivata per l’ospedale di Solofra e il “Moscati” di Avellino che, pur facendo capo ad unica azienda ospedaliera, hanno reparti doppi.”
Nel sottolineare “la necessità e l’importanza di avere un ospedale vicino casa per garantire il diritto alla salute di tutti”, il sindaco Napoletano ha rivolto un messaggio al governatore De Luca, che già annunciato di venire nel Sannio nei prossimi giorni, e al ministro della Salute, Grillo, perché “l’ospedale rimanga aperto e continui a salvare le vite dei nostri cittadini.”
Napoletano ha poi contestato il fatto che il presidente della Regione non sia venuto nell’immediato in concomitanza con lo sciopero della fame dei manifestanti per mostrare loro vicinanza politica.
“Forse – ha detto – De Luca non ha avuto modo e tempo di venire, ma ha inviato una nota solo dopo quattro giorni di protesta e grazie al prefetto di Benevento. Ora spero che lui venga a dare risposte concrete alla popolazione e, laddove non possa darle, che possa interessare il ministro perché tutti devono fare la propria parte. La proroga sul reparto di ortopedia è un segnale ma non basta.”