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POLITICA

Tetracloroetilene, Pedicini: ‘Ue chiara, in presenza di sforamenti occorrono nuove analisi’

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Se i valori stabiliti dalla legge sono stati superati, deve essere condotta un’indagine e devono essere applicate tutte le misure disposte dall’Unione europea per ristabilire la salubrità e la sicurezza delle acque. Così la Commissione europea, interpellata dall’eurodeputato e portavoce M5S Piernicola Pedicini, interviene in merito agli sforamenti di tetracloroetilene nei pozzi di Pezzapiana e Campo Mazzoni a Benevento.

La Commissione spiega che gli Stati membri, nell’ambito dei propri programmi di gestione dei bacini idrografici, hanno l’obbligo di pubblicare ogni sei anni una relazione di sintesi dello stato chimico delle acquee sotterranee. In altre parole, devono assicurare che siano disponibili per i consumatori informazioni aggiornate e adeguate sulla qualità delle acque. Inoltre, ogni tre anni devono presentare alla Commissione i dati sulla qualità delle grandi forniture di acqua potabile.

Restano confermati i parametri stabiliti dalla legge per quantificare il livello di contaminazione delle acque: 10 microgrammi al litro per la somma di tetracloroetilene e tricloroetilene (sostanza con simili caratteristiche di tossicità) nelle acque destinate al consumo umano, mentre il valore soglia per le acque sotterranee è di 1,1 microgrammi al litro per il solo tetracloroetilene. Si conferma che, anche per quanto riguarda il valore somma per le acque potabili, le due sostanze devono comunque essere analizzate singolarmente.

“La Commissione europea è stata chiara sul tema – commenta Pedicini – che si tratti di acque sotterranee o di acque destinate all’uso potabile, Arpac e Gesesa farebbero bene ad aggiornare periodicamente i dati di monitoraggio relativi a tutte le sostanze sotto osservazione e a renderli accessibili online nel più breve tempo possibile. Al contrario di come è avvenuto per gli sforamenti registrati in località Pezzapiana e Campo Mazzoni,  divenuti di dominio pubblico solo molto tempo dopo. Inoltre, in presenza di sforamenti, è dovere degli enti preposti procedere a ulteriori indagini e in ultima istanza, laddove necessario, intervenire per ristabilire la qualità delle acque. Temporeggiare ulteriormente su un tema così delicato è irresponsabile. Il M5S non abbasserà la guardia e continuerà a battersi per tutelare la salute dei cittadini, sia in Italia che in Europa”.

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