Camera di Commercio
La Camera di Commercio: “Sannio Falanghina Città Europea del Vino? Grande improvvisazione”

Ascolta la lettura dell'articolo
Neanche il tempo del brindisi e “Sannio Falanghina – Città Europea del Vino 2019” parte già con tanti nuvoloni all’orizzonte e il rischio che il tanto decantato vino sannita diventi aceto. Per quale ragione? In tanti avranno notato l’assenza questa sera dei rappresentanti della Camera di Commercio in occasione della cerimonia di apertura dell’evento internazionale, in programma all’auditorium San Vittorino di Benevento, dove i comuni di Castelvenere, Guardia Sanframondi, Sant’Agata dei Goti, Solopaca e Torrecuso, hanno ricevuto il prestigioso vessillo assegnato annualmente da Recevin, la rete europea delle Città del Vino, che raggruppa oltre 800 realtà disseminate in undici paesi dell’Unione Europea.
La risposta è semplice: il presidente Antonio Campese e la Giunta camerale, che ha sborsato gran parte dei fondi per la realizzazione dell’iniziativa, hanno disertato la manifestazione in totale contrasto con i sindaci. “Abbiamo preso le distanze – ha spiegato Campese al telefono con Ntr24 – ed esprimiamo tutta la nostra perplessità in merito ad un’organizzazione dove manca una strategia e dove si naviga a vista”.
L’Ente lamenta in particolare la mancanza di coinvolgimento di tutti i viticoltori e delle organizzazioni di categoria: già il 4 gennaio scorso il presidente aveva convocato un incontro per riflettere sulle prospettive del prestigioso riconoscimento e in quella occasione, alla presenza di tutti i referenti, aveva tratteggiato l’enorme potenzialità per l’intera provincia di Benevento, attraverso una ipotesi di sviluppo che partendo dal mondo della ruralità potesse abbracciare tutti i comparti produttivi.
Sintonia di intenti e coinvolgimento a 360° che però sono mancati, secondo Campese, che ha anche sottolineato la “grande improvvisazione” in una recente missiva di natura tecnica inviata per richiamare i sindaci organizzatori ad adempiere alle pratiche burocratiche in merito agli eventi da realizzare.
“Al di là delle passerelle, per i primi cittadini quello di stasera è un ultimo selfie – conclude con ironia Campese -. Da domani si confronteranno con le difficoltà dell’organizzazione per reperire fondi per la realizzazione degli eventi”.
Critiche che sono arrivate anche da Federico Paolucci, portavoce di Fratelli d’Italia: “La serata inaugurale di falanghina Sannio città europea del vino – ha detto – è la riprova che la classe politica e dirigente sannita non è all’altezza di governare le opportunità che offre al territorio chi lavora e si sacrifica.
Già la serata inaugurale, una kermesse in sordina per pochi intimi, è la cartina al tornasole di un approccio provincialista che questa terra non merita. Nessuno – ha concluso – si è accorto di un evento che avrebbe meritato ben altra partecipazione popolare e mediatica. Prosit”.