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Ospedale “San Pio”, lettera al ministro e alle istituzioni: “La situazione è disastrosa”

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Fondi contrattuali, progressione economica, produttività, questione mensa ed emergenze. Questi I temi all’interno di una lettera inviata dai sindacati Fsi-Usae, Cgil Fp, Fials e Nursing Up al Ministro della Salute, al governatore campano De Luca, alla Procura di Benevento e ad altre istituzioni per denunciare le criticità dell’azienda ospedaliera “San Pio”.
In particolare, le sigle evidenziano problematiche gestite – scrivono – “in modo equivoco, approssimativo e senza informative sindacali”. Diverse le questioni: concorsi per dirigenti di Strutture Complesse: sono vacanti circa 10 incarichi; Consiglio dei sanitari: istituito dietro forte pressione sindacale ed insediatosi nel mese di giugno 2018 a tutt’oggi non è stato mai interpellato per esprimere pareri dove previsti; Presidio ospedaliero Sant’Alfonso Maria de’ Liguori: da quando è stato annesso al Rummo, primo gennaio 2018, è stato letteralmente abbandonato al proprio destino con la fuoriuscita anche dal percorso delle emergenze/urgenze (118), a tutt’oggi non vi è un piano di riprogrammazione, evidenziando la carenza atavica del personale di supporto (OSS) con demansionamento del personale infermieristico.
“Non da ultimo – proseguono i sindacati – segnaliamo la grave assenza della figura del direttore sanitario aziendale che manca dal 16 giugno 2018. Infine uno degli obiettivi dichiarati dal Management era quello di risolvere la problematica del Pronto Soccorso; a tutt’oggi la condizione del P.S. è sotto gli occhi di tutti e continuano a stazionare decine di barelle con pazienti che vengono ricoverati dopo circa tre/quattro giorni.
Pertanto – concludono nella lettera – chiediamo di voler intervenire tempestivamente, ognuno per le proprie competenze, in quanto la situazione all’azienda ospedaliera “San Pio”, a nostro parere, è disastrosa. Basti pensare che al presidio ospedaliero “G. Rummo” di Benevento l’anno 2018 è stato chiuso con più di un migliaio di ricoveri in meno rispetto al 2017, per non parlare del P.O. di Sant’Agata dei Goti, che ha un indice occupazionale di posti letto di circa 40 al giorno”.