CRONACA
Operazione “Pagnalè”: droga e furti a Telese Terme, obbligo di dimora per una persona

Ascolta la lettura dell'articolo
Obbligo di dimora per un cittadino di Telese Terme, arrestato dai carabinieri nell’ambito dell’operazione convenzionalmente nominata “Pagnalè”. L’ordinanza è stata emessa dal Tribunale di Napoli – Riesame in accoglimento dell’appello promosso dal Pubblico Ministero della Procura di Benevento contro il provvedimento del G.I.P. del capoluogo sannita, che aveva parzialmente rigettato la richiesta di applicazione di misura cautelare formulata dal Pm.
L’uomo è ritenuto l’autore del furto di un trattore del valore di 12mila euro consumato presso un’abitazione rurale di Castelvenere, nonché di cessione di marijuana.
L’operazione trova la sua premessa in una pregressa indagine dei Carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita sfociata nella esecuzione a un provvedimento cautelare, emesso dal GIP presso il Tribunale di Benevento, su conforme richiesta della locale Procura, nei confronti di 10 soggetti indagati, a vario titolo, per il reato di furto aggravato, spaccio di sostanze stupefacenti e porto e uso di arma comune da sparo. Il provvedimento recepiva gli esiti di articolata attività d’indagine, condotta tra il mese di gennaio e novembre 2017, in merito alle attività criminose poste in essere da un gruppo di persone, alcune delle quali dedite alla commissione di furti in abitazione ed attività commerciali, altre allo spaccio al dettaglio di cocaina, hashish e marijuana.
Nella circostanza, le indagini dei militari, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Benevento, hanno consentito di acclarare ben 13 casi di furti di abitazione, perpetrati tra le province di Benevento e Caserta, nonché un’attività ramificata di spaccio al dettaglio di sostanze stupefacenti, con base operativa a Telese Terme, anche nei confronti di minori. In particolare per le ipotesi di cessione di sostanza stupefacente, è stato dimostrato il coinvolgimento nell’attività delittuosa anche di soggetti minorenni.
Nel corso dell’indagine, denominata convenzionalmente “Pagnalè”, termine della lingua romanì abruzzese, parlata da alcuni indagati di origine rom, utilizzato per identificare i Carabinieri, inoltre, sono state arrestate 5 persone, di cui 4 in flagranza di reato e 1 su ordinanza di custodia cautelare; denunciate a piede libero 12, sequestrati circa 500 grammi di droga tra cocaina, hashish e marijuana e recuperata refurtiva, costituita in monili in oro, per un valore complessivo di circa 2mila euro.