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CRONACA

Benevento, la denuncia: “Polpette avvelenate per uccidere i randagi all’ingresso del Cimitero”

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“Un bel vassoio pieno di polpette avvelenate lasciato davanti l’ingresso del cimitero di Benevento. Questa è la scena che si sono ritrovati davanti a prima mattina alcuni lavoratori del cimitero che prontamente hanno spostato il vassoio per evitare che i cagnolini (che da anni vivono lì e che sono accuditi da diverse persone) facessero una brutta fine”. A denunciare l’accaduto con foto e una nota pubblicata su facebook è la Lega Nazionale per la Difesa del Cane.

Secondo l’associazione animalista “l’intenzione di chi ha commesso questo gesto era sicuramente quella di ucciderli. Ovviamente quale momento migliore se non questo per sbarazzarsi di quei 4/5 cagnoloni che hanno avuto la sfortuna di nascere randagi e di vivere lì? Evidentemente la loro presenza infastidisce qualcuno. Ma chi ha commesso questo gesto sappia che la pagherà cara. Forse non sa che in quella zona ci sono le telecamere”.

“Gli animali – prosegue il post – sono ancora vivi fortunatamente. Sul posto sono giunte le forze dell’ordine insieme ai veterinari dell’Asl e le polpette saranno analizzate dall’istituto zooprofilattico.

Chiediamo a tutte le persone che in questi giorni si recheranno al cimitero di tenere gli occhi aperti. Chi ha provato ad uccidere questi animali – conclude la Lega Nazionale per la Difesa del Cane – potrebbe rifarlo ancora, sempre che intanto non venga individuato dalla Polizia”.

Sulla vicenda è intervenuto anche il Movimento Animalista: “Il grave episodio – scrive la referente provinciale Graziella Tumino – mette a rischio non solo la vita dei cani “liberi” ma anche di quelli domestici che spesso passeggiano in quell’area, degli animali selvatici e pone un grave rischio per la salute delle persone, in particolare dei bambini che come spesso accade, hanno il “vizio” di raccogliere qualsiasi oggetto da terra ed a ragione di tutto ciò il gesto risulta ancora più sconsiderato e pericoloso.

Diffidiamo il Comune fin da subito ad attivare tutte le procedure del caso al fine di evitare ulteriori gravi problemi e la prima da attuare è quella di segnalare con cartelli idonei e visibili la presenza di esche avvelenate nell’area del ritrovamento e nelle adiacenze.

Come sempre accade in questi casi ci rammarica constatare due cose: la prima è che gli episodi di violenza e maltrattamento sono in aumento non solo nella città ma in tutta la provincia, evidentemente vale il detto che la mamma dei cretini è sempre incinta, perché solo dei cretini ignoranti possono attuare simili azioni; la seconda riguarda le modalità di intervento da parte della polizia municipale: in molte occasioni, sia privati cittadini che chi scrive e rappresenta un movimento politico ha avuto il dispiacere di interagire con il comune di Benevento che ha ideato un tale sistema macchinoso e complesso da far impallidire la burocrazia sovietica e spieghiamo il perché: è stato istituito un numero per segnalare le problematiche ma non risponde nessuno e come mezzo alternativo c’è il fax o la PEC, no, la mail tradizionale non vale, si potrebbe chiamare la polizia municipale che interviene solo se l’animale è ferito o aggressivo.

E’ chiaro che chi ha ideato il sistema – prosegue il Movimento Animalista – ha poca esperienza col mondo animale perché fin quando arriva la pec e si attiva il servizio, l’animale può essere investito, ucciso, avvelenato, etc. L’unica speranza è chiamare la municipale che è competente per territorialità, pregare che ci sia un auto/equipaggio disponibile, raro, ed augurarsi di trovare dall’altro capo una persona disponibile e che sia stata almeno in servizio in strada almeno per un po’ visto che in molte occasioni i cittadini sono stati invitati a catturare l’animale, in violazione della legge, perché cito testuali parole “non è compito dell’asl veterinaria la cattura ma del privato cittadino…”

A seguito di tutto ciò, il Movimento Animalista è intenzionato a chiedere un incontro urgente con il sindaco per discutere della problematica e trovare una soluzione compatibile, rapida, efficace ed intelligente. Nel frattempo, consigliamo a tutti i proprietari di animali e non che frequenteranno la zona, di prestare la massima attenzione.

Vogliamo infine ringraziare il NOR Carabinieri e la Squadra Volanti Polizia di Stato che nonostante gli impegni gravosi e lo scarso personale, intervengono sempre e comunque con la massima professionalità, oggi come in tanti episodi del passato. Un ultimo appunto agli infami codardi delle polpette: tutta l’area è videosorvegliata e restiamo fiduciosi in una rapida identificazione da parte delle autorità”.

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