POLITICA
Ponte San Nicola, Principe: “Mastella caccia la stampa dall’incontro e mortifica categoria”

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“Siamo giunti al grottesco. Ieri in una riunione presso i locali della Chiesa di San Giuseppe Moscati, al quartiere Capodimonte, si è tenuto un incontro tra i residenti della zona e il Sindaco protempore della città, Clemente Mastella. L’incontro aveva ad oggetto il ponte San Nicola, che collega una parte della città con il popoloso quartiere di Capodimonte, nonché numerosi paesi della provincia. E così, come ci ha abituati da tempo il Sindaco, con alcune sue uscite estemporanee, ha vietato alla stampa e giornalisti presenti di assistere all’incontro. Cosa mai di tanto segreto, Mastella doveva riferire alla comunità? Ma si può arrivare a tanta abuso del potere. Un atteggiamento da “padrone” della città”. A denunciarlo in una nota è Vittoria Principe, referente di #AvantiDonne.
“E’ stata mortificata – spiega Principe – una categoria e persone che svolgono il proprio lavoro. Si, Sindaco, tutte quelle persone, giornalisti, cameramen si muovono a proprie spese fanno sacrifici e chilometri per essere sempre presenti alle conferenze, convegni e incontri. Eppure Lei Sindaco protempore si fregia di essere “giornalista” e quindi dovrebbe conoscere bene lo spirito di sacrificio che compie questa categoria. Peccato ha perso una grande occasione.
Ma qualcuno a Mastella lo racconta – incalza la referente di #AvantiDonne – che esiste un diritto di cronaca sancito dalla Costituzione Italiana e dalle leggi in materia? Una delle quali recita nel proprio capoverso “E’ diritto insopprimibile dei giornalisti la libertà di informazione e di critica…” Ma qualcuno racconta a Mastella che la città è sporca? E che i rifiuti non vengono ritirati? E ancora che l’ASIA di Ponticelli non è stata delocalizzata? Ma qualcuno racconta a Mastella che ci sono due partecipate all’azienda A.M.T.S? Ma qualcuno racconta a Mastella che il Consiglio di Stato ha bocciato il regolamento della mensa scolastica? Ma qualcuno racconta a Mastella che le scuole sono a rischio sismico e non ci risulta alcuna verifica attuata? Ma qualcuno racconta a Mastella che la strada Don Emilio Matarazzo è ancora chiusa? Ma qualcuno racconta a Mastella di tutte le attività commerciali e produttive che chiudono ogni giorno? Ma qualcuno racconta a Mastella il degrado persistente nelle contrade? Ma qualcuno racconta a Mastella che le politiche abitative sono inesistenti? Ma qualcuno racconta a Mastella che la Consulta delle donne non è stata attivata? Ma qualcuno racconta a Mastella che le politiche per anziani, minori e famiglie sono completamente scomparse dall’agenda dell’amministrazione? Ma qualcuno racconta a Mastella che siamo città dell’UNESCO e che il degrado intorno al patrimonio artistico – culturale è a dir poco osceno? Ma qualcuno racconta a Mastella che le politiche turistiche e giovanili sono scomparse?
Potremmo continuare per ore su quello che si poteva fare e non è stato fatto. Sulle promesse elettorali non mantenute. La verità – conclude Principe – è che nel palazzo si pensa sempre più ad occupare “poltrone” e spazi mediatici, commentando senza competenze l’operato altrui anziché operare per la città, giustificando del perché si viene anche retribuiti. La città non merita questo declassamento sociale, politico e culturale, mai registrato in tanti anni di dignitosa storia”.