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Samte, Solano si dimette: “Ora tutti si assumano le proprie responsabilità”
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L’amministratore unico della Samte, Fabio Solano, si è dimesso dalla guida dell’azienda provinciale che si occupa della gestione dei rifiuti nel Sannio. Lo ha fatto questa mattina nel corso di una conferenza stampa per fare il punto della situazione dopo l’incendio dello Stir di Casalduni, impianto gestito proprio dalla società della Rocca.
“Dimissioni – ha spiegato Solano – che vogliono dare una scossa all’intero comparto dei rifiuti provinciale e che vogliono portare tutti a prendersi le proprie responsabilità”.
Una decisione che nasce, soprattutto, dalla volontà di Solano di difendere l’operato della Samte e tutelare tutti “i dipendenti che – ha spiegato l’amministratore – hanno sempre fatto il massimo nonostante le difficoltà nelle quali versa l’azienda”. Il riferimento da un lato è alle molte dichiarazioni delle scorse settimane che sottolineavano le presunte mancanze della società nella gestione dell’impianto di Casalduni, mentre dall’altro mire a colpire “i sindaci morosi che – ha aggiunto – negli anni hanno causato danni alle finanze della Samte non pagando un servizio che comunque è stato sempre erogato con puntualità. Oggi siamo all’anno zero dei rifiuti nel Sannio e mi auguro che anche su questa filone la magistratura possa fare totale chiarezza”.
Bordate anche all’intero sistema amministrativo sannita ad esclusione della Provincia. “Siamo stati lasciati soli – ha dichiarato Solano -. Tutti hanno voluto individuare nella Samte il colpevole di quanto sta accadendo senza mai menzionare le nostre difficoltà e i problemi legati al termovalorizzatore di Acerra”. In questo quadro rientra, soprattutto, l’Ato rifiuti che “non ha svolto – ha spiegato l’amministratore – il suo compito non riunendosi mai in questa difficile situazione”.
Intanto, sul Sannio resta l’ombra della crisi rifiuti con il termovalorizzatore di Acerra che ancora non è tornato a lavorare a pieno regime. Per quanto riguarda lo Stir, invece, si attende il dissequestro del sito da parte della magistratura per iniziare a verificare i danni e rimuovere i rifiuti bruciati che sono ancora nel piazzale dell’impianto. Una situazione complessa, che ora dovrà necessariamente essere affrontata in maniera seria e con celerità da parte di tutte le istituzioni sannite.
LE REAZIONI – “Sono sorpreso è dispiaciuto delle dimissioni di Fabio Solano da Amministratore della Samte. La società, con il Direttore Cardone e l’ing. Monaco prima e da ultimo con Solano, con tutte le sue maestranze, con l’Ente provincia, ha in tutti questi anni assicurato i propri servizi ai Comuni della Provincia, consentendo al nostro territorio di segnare la migliore performance regionale in quanto a percentuale di differenziata raggiunta”. Così il sindaco di Melizzano, Rossano Insogna.
“L’incendio dello STIR di Casalduni – scrive -, che ha fatto seguito ad una serie di incendi di siti di lavorazione e stoccaggio dei rifiuti in tutta la Regione Campania, non ha prodotto nessuna crisi dei rifiuti nella nostra Provincia è ciò è stato possibile proprio per l’azione meritoria e puntuale del management della SAMTE. Sono queste le occasioni nelle quali le istituzioni devono esprimere la loro azione in modo solidale e responsabile e insieme affrontare i problemi per portarli a soluzione. E invece c’è chi ha preferito affrontare il tutto con demagogia e in modo strumentale. Io non ho partecipato a passerelle perché ritengo che la nostra azione istituzionale debba essere improntata a ricercare soluzioni condivise e non capri espiatori cui addebitare responsabilità che sono di noi tutti. Rivolgo un appello al Dott. Solano perché voglia rivedere la sua decisione e al Presidente Ricci perché voglia respingere le dimissioni e riconfermarLo nel ruolo di Direttore della SAMTE, ad oggi unico punto di riferimento certo ed insostituibile in questa delicatissima fase del servizio di raccolta dei rifiuti nel Sannio”.