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Sant’Agata de’ Goti, il sindaco scrive a De Luca: “No alla chiusura del Pronto Soccorso”

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“Un deciso intervento di riequilibrio delle azioni in corso per la revoca della programmata chiusura del Pronto Soccorso e una riprogrammazione che ad ogni chiusura faccia corrispondere nuove aperture di reparti e posti letto”. A chiederlo è il sindaco di Sant’Agata de’ Goti, Carmine Valentino, che ha inviato una lettera al presidente della Regione e commissario ad acta, Vincenzo De Luca, in merito alla delicata questione dell’Ospedale Sant’Alfonso De’ Liguori, accorpato al ‘Rummo’ nel costituito Presidio AORN “San Pio”.
“Il direttore Pizzuti – scrive Valentino – ha attivato le procedure di riorganizzazione dell’AORN “San Pio” secondo quanto previsto dal nuovo atto aziendale ma colpisce, riguardo al ‘Sant’Alfonso’, che prima di rendere concrete e funzionali almeno alcune delle nuove discipline ivi previste ed i relativi posti letto, sembra abbia prontamente chiuso l’Ortopedia e i servizi di Cardiologia (interamente assegnati al Rummo) ed ora, a distanza di qualche giorno, ha programmato la chiusura del Pronto Soccorso cui consegue l’uscita del P.O. dalla rete dell’emergenza 118.
Tale metodologia – continua Valentino – non può essere assolutamente condivisa tenuto conto che una corretta programmazione della fase riorganizzativa degli sodali riuniti di Benevento e Sant’Agata de’ Goti avrebbe richiesto e richiede che la chiusura di un Reparto o di un Servizio avvenga in contestualità con l’apertura di un nuovo Reparto o Servizio: e ciò per consentire al P.O. di mantenere sia una credibilità di ‘esistenza in vita’ – sono numerosi gli speculatori abietti che hanno puntato e puntano sulla ‘morte’ del ‘Sant’Alfonso’ – che attività adeguate, in numero e tipologia, a garantire ricavi che ne giustifichino l’esistenza, se è vero che l’unificazione con l’ex ‘Rummo’ è stata a suo tempo disposta anche per il non trascurabile divario registrato tra costi e ricavi che il ‘Sant’Alfonso’ faceva registrare su base annua.
Agendo come si sta agendo, però, i costi resteranno inalterati, o quasi, mentre i ricavi andranno verso l’azzeramento, lasciando intravedere ai profeti di sventura la concreta possibilità di raggiungere l’obiettivo abietto che si sono dati. Si ha l’impressione – e forse è più di un’impressione – che l’esecuzione dell’atto aziendale dell’AORN ‘San Pio’ – conclude Valentino nella missiva – sia dedicata con ogni priorità a tutte le chiusure previste per il ‘Sant’Alfonso’, lasciando di là da venire l’apertura e l’implementazione dei nuovi reparti”.