ECONOMIA
Sannio sesto in Italia per crescita di imprese legate a gioco e scommesse: +20,3% dal 2017

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Nel 2018 aumentano del 6,9% le imprese del gioco in Italia, ma ancor di più nel Sannio con un +20,3% che fa classificare la provincia di Benevento al primo posto in regione e al sesto nella classifica nazionale per crescita dal 2017 ad oggi.
Una fotografia chiara e al tempo stesso preoccupante – al di là dell’aspetto imprenditoriale e occupazionale -, quella scattata dall’elaborazione della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati del registro imprese 2018 e 2017 relativi alle sedi di impresa ed alle localizzazioni attive specializzate nel gioco (dichiarata quale attività esclusiva o principale). Si tratta soprattutto di attività connesse con le lotterie e scommesse tra sale gioco anche su internet e bingo, bookmakers e ideazione concorsi (1586 in Campania su 6.136 a livello nazionale) e gestione di apparecchi che consentono vincite in denaro (429 su 3.733 in Italia).
In Italia sono 11.139 le attività legate al gioco. Crescono dal 2017 quando erano 10.418. Prima nel Paese per attività legate a gioco e scommesse è Napoli con 1.307 (11,7% del totale nazionale, +4,6% in un anno) seguita da Roma (904, 8,1% italiano e +4,8%) e Milano (480, 4,3% e +9,1%). Vengono poi Bari, Salerno e Caserta.
E il Sannio? Si è passati dalle 69 attività dello scorso anno alle 83 del 2018, dove a farla da padrona sono i ‘point’ connessi con lotterie e scommesse (54) seguiti da quelli che gestiscono apparecchi che consentono vincite in denaro funzionanti a monete o gettoni (23) e ricevitorie del Lotto, SuperEnalotto e Totocalcio (6).
L’allarme, lanciato già dalla Caritas con diverse iniziative, era già stato evidenziato da un’altra indagine di Infodata del Sole 24 Ore che si era rivolta all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, chiedendo ed ottenendo i dati relativi ai primi sei mesi del 2017. Il risultato? Quasi 155milioni di euro giocati sul territorio provinciale tra slot machine, gratta&vinci, SuperEnalotto e scommesse, in appena sei mesi da gennaio a giugno dello scorso anno.