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Sant’Agata de’ Goti: cazzarielli, panecotto e pacche con fagioli nel patrimonio ‘demoetnoantropologico’

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Tre primi piatti della cultura saticulana entreranno a far parte dell’elenco ragionato dei ‘beni di interesse demoetnoantropologico’ delle province di Caserta e Benevento. Si tratta dei cazzarielli, del panecotto e delle pacche e fagioli, tipicità locali legate alla cucina contadina di Sant’Agata de’ Goti.

L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Valentino, in collaborazione con il consigliere delegato Angela Ascierto, ha infatti raccolto l’invito della Soprintendenza Archeologica belle arti e paesaggio ad ampliare l’elenco dei beni per quanto concerne la sezione cibo.

Da qui la decisione di inserire tre nuove prelibatezze, che vanno ad aggiungersi alla ‘nfrennula, il tarallo salato dalla caratteristica forma ad otto, di forma irregolare, dal colore dorato con richiami bruni ed evidenza della lucentezza tipica dell’olio extravergine di oliva.

Pacche e fagioli è figlio della tradizione contadina locale: la pasta fresca nasce da un impasto di acqua e farina di grano duro prodotto nelle radure a chiazze del territorio. I fagioli, legumi adatti ad affrontare periodi di lunga conservazione, senza alcun particolare adattamento del luogo, consentiva di poter preparare il piatto durante l’anno.

I cazzarielli, invece, sono una variante dello gnocco senza l’aggiunta di patate nell’impasto: si accompagnano di massima con passata di pomodoro o con verdure, aromatizzate durante la cottura a parte.

Il panecotto, infine, nasce per ottimizzare il consumo delle derrate presenti in casa. La componente principale è il pane raffermo che viene combinato con verdure selvatiche spontanee oppure con le varie verdure di stagione dell’anno, le quali vengono aromatizzate nella fase di cottura con olio extravergine, determinando altre trame gustative, e mischiate con il pane raffermo a fine cottura che assorbe i liquidi di cottura dando vita ad un piatto unico. Viene servito con un filo fi olio extravergine crudo, prodotto dalle colline santagatesi.

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