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Reino, convegno storico: “La Grande Guerra che cambiò il mondo”

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La Grande Guerra che cambiò il mondo rivive a Reino grazie ad un interessante convegno storico che ha visto, tra gli altri, la partecipazione dello storico e studioso piemontese Aldo A. Mola e del Generale di Corpo d’Armata dell’Arma dei Carabinieri Massimo Iadanza. Sabato 11 agosto a Reino, infatti, presso la sala consiliare del Comune, si è tenuto il convegno storico dal titolo “La grande guerra che cambiò il mondo”. L’evento si inserisce nella serie di manifestazioni celebrative della Prima Guerra Mondiale che, partite lo scorso maggio, si concluderanno il prossimo 10 novembre.

A rappresentare i sindaci di Fossalta di Piave, San Donà di Piave e Fontanile, c’era invece Lorenzo Mazzonetto, fondatore del Sodalizio degli appartenuti al 33° Corso A.C.S. Scuola Sottufficiali Specializzati Trasmissioni di San Giorgio a Cremano. 

LA GRANDE GUERRA – Il convegno, brillantemente moderato dal giornalista Tullio Calzone, ha visto la partecipazione di quattro relatori. Ad aprire i lavori l’illustre storico prof. Aldo A. Mola che, giunto dal Piemonte, ha, con eleganza e dovizia di particolari, inquadrato il contesto storico europeo antecedente lo scoppio della Guerra fino all’attentato di Sarajevo. Sono state analizzate le ragioni politiche, economiche e sociali che spinsero i Governanti del tempo verso il conflitto, con particolare attenzione ai regnanti di casa Savoia. Secondo lo studioso piemontese, infatti, l’Italia si mosse in quegli anni seguendo le linee dettate dalla politica di Vittorio Emenuele III.

IL RUOLO DELL’ARMA – A seguire, l’ex Generale di Corpo d’Armata Massimo Iadanza, di origini reinesi, ha fatto chiarezza su alcuni luoghi comuni relativi al ruolo di polizia militare che i Reali Carabinieri ebbero durante la Guerra. Iadanza ha rivendicato, con forza e con documenti alla mano, che nessun carabiniere “sparò alle spalle” dei combattenti italiani renitenti; ciò che fecero, e questa è la tesi conclusiva, rispettò sempre le decisioni dei tribunali militari, unici organi giudicanti.

IL CONTRIBUTO DEI REINESI – Il coordinatore della ricerca storica locale, prof. Massimiliano Colesanto, ha invece illustrato le tappe del lavoro ed i risultati a cui si è giunti in riferimento al contributo dei combattenti reinesi. Protagonisti della ricerca anche numerosi studenti reinesi e i tanti concittadini che hanno messo a disposizione, oltre a cimeli d’epoca, i racconti e le testimonianze dei loro avi combattenti.

LE DONNE NELLA GUERRA – L’impatto che la grande Guerra ebbe sulla società italiana e le successive trasformazioni economiche e sociali è stato approfondito dall’intervento del colonnello dell’Esercito italiano Antonio Zerrillo. In particolare egli si è soffermato sul ruolo che ebbero le donne, sia in guerra sia nel attività economiche degli anni del conflitto, come vere sostitute degli uomini impegnati al fronte.

CONSIDERAZIONI FINALI – Il messaggio conclusivo del convegno è stato affidato al sindaco di Reino prof. Antonio Calzone e alla dottoressa Delia Calzone, presidente dell’Associazione culturale Universitas Terrae Reginae e coordinatrice degli eventi commemorativi del Centenario.

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