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Altrabenevento: Sibilia annuncia riduzione migranti, ma in Prefettura dati differenti

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“Qualche giorno fa sono stati trasferiti in altre province campane alcune centinaia di migranti ospitati finora nei centri Damasco del Consorzio Maleventum di fatto diretto da Paolo Di Donato travolto dalle note vicende giudiziarie. Il sottosegretario irpino del M5S, Carlo Sibilia, – scrive Gabriele Corona, presidente di Altrabenevento – ha dichiarato a mezzo stampa che si è trattato solo della riduzione dei migranti a quota 900, in rapporto corretto all’estensione territoriale. Sibilia spiega che sono stati trasferiti per prima quelli dei centri di Di Donato perchè “Il prefetto si è ritrovato a gestire l’inaspettata dimissione del presidente della Cooperativa Minerva che sosteneva di non riuscire più a gestire economicamente le esigenze ed i bisogni dei migranti ospiti presso la struttura. Nonostante nel 2017 il presidente della Cooperativa abbia ricevuto ben 10 milioni di euro, una cifra imponente”.
Evidentemente – prosegue nella nota – Sibilia si sbaglia perché quelle dichiarazioni sono state rilasciate dal presidente di Maleventum (e non Minerva), Giovanni Pollastro, anch’egli indagato, che il Sottosegretario dovrebbe conoscere bene perché si tratta di un attivista di punta del Movimento 5 Stelle di Sant’Agata dei Goti, fedele collaboratore del Di Donato.
L’annunciata riduzione dei rifugiati nel Sannio non trova, però, conferma negli atti della Prefettura, che proprio oggi ha concluso la Gara per la scelta di soggetti e strutture capaci di ospitare i migranti fino a quota 3.000 (compreso quelli attualmente presenti).
Dai dati della Prefettura – conclude Corona – risulta che alla data del 9 maggio erano ospitati nelle diverse strutture in provincia di Benevento 2.718 migranti (ma stranamente dall’elenco mancano quelli dei centri Aleppo che fanno carico sempre a Di Donato). Dopo i recenti trasferimenti, quanti saranno i nuovi ospiti alloggiati nelle strutture che oggi la Prefettura sceglierà? Non sappiamo neppure chi sono i “nuovi” soggetti che cureranno l’accoglienza e se ci saranno altre società collegate con Di Donato, il signore dei migranti, tuttora agli arresti domiciliari per gravi reati”.