Cittadini
Impianto rifiuti a Sassinoro, la lettera di un cittadino: “Sanniti, via dalla Campania!”

Ascolta la lettura dell'articolo
“Dopo aver “inguaiato” la ridente località di Sant’Arcangelo Trimonte, con la realizzazione di una discarica che ha avvelenato e rovinato l’unica cosa bella e buona del ridente paese collinare, l’aria e l’acqua (grazie ancora, onorevole Caldoro), la Regione Campania ne sta combinando un’altra, noncurante della proverbiale pazienza del nostro popolo.
Una zona tra le più belle d’Italia, quella che io ho sempre chiamata “il triangolo verde” del nostro Sannio, è letteralmente sotto attacco. L’ente Regione sta ponendo in essere tutta una serie di provvedimenti che possono distruggere uno dei pochi ecosistemi, non solo del Sannio, ma della stessa Campania. Per farla in breve, non bastava realizzare un deposito di ecoballe a Casalduni, onde permettere che i venti che transitano in quel territorio montuoso avvelenino l’aria di tutta la provincia, ma addirittura, si vuole realizzare, nell’incanto paesaggistico e naturalistico di Sassinoro, un impianto di compostaggio. Quindi, un ulteriore luogo dove sversare tutta la spazzatura della Campania, specialmente quella proveniente da una delle zone più inquinate: il Napoletano e il Casertano.
Anche se i politici locali e provinciali si stanno muovendo, è giunta l’ora che noi Sanniti tutti ci muoviamo. È giunta l’ora che ci scrolliamo di dosso il peso puzzolente e tumefatto di milioni di tonnellate di spazzatura che già troppo ha avvelenato il Sannio Beneventano.
È giunta l’ora di impegnarci, una volta per sempre, perché il Sannio lasci questa Regione che non ha dato niente, ma che solo ha preteso troppo: distruggere l’ecosistema e l’ambiente di alcuni territori tra i più verdi, genuini, naturalistici della regione.
È giunto il momento di lasciare la Campania. Anche ora. Ma non aspettiamo aiuti da politici. Scendiamo in campo, cari Beneventani e cari Sanniti. Benevento e il Sannio aspettano. Non deludiamo la nostra gente e la nostra Terra. Via dalla Campania!” (Donato Calabrese)