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Capodimonte, frana in via Pizzella: “Se la strada cedesse, 30 famiglie isolate del tutto”

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“Una frana pericolosissima che con l’alluvione del 2015 è peggiorata ulteriormente aggravando il cedimento strutturale esistente in misura minore già prima dell’evento calamitoso”. E’ la lettera-denuncia inviata alla redazione di Ntr24 dai residenti di via Liborio Pizzella, al quartiere Capodimonte di Benevento, e indirizzata all’attenzione dell’amministrazione comunale.

“Si tratta di una strada – scrivono gli abitanti – che rimane purtroppo l’unica viabilità possibile per entrata e uscire e per poter così accedere ai 4 fabbricati di edilizia agevolata realizzati a suo tempo dallo IACP, attualmente contraddistinti dai civici 2 – 4 – 6 – 8.

28951041_10211417511975123_3429048962244411392_nAd oggi, metà della carreggiata compreso il marciapiede (zona numerosissime volte inutilmente transennata per circoscrivere il pericolo), sono resi del tutto intransitabili a causa del forte dislivello che si è creato tra la parte ancora percorribile e quella franata, una situazione già difficile da alcuni anni, nell’ultimo periodo sta divenendo ancora di più insostenibile, considerato che per la solita dimenticanza o la costante carenza di interventi e dei definitivi necessari lavori di ripristino, inevitabilmente anche la restante parte della strada sta cominciando a cedere, nonostante che la problematica sia stata più volte esposta agli uffici comunali.

Tale insopportabile e critica condizione – proseguono i cittadini nella lettera – sta ovviamente producendo forte preoccupazione per le circa 30 famiglie che quotidianamente, sono obbligate ad utilizzare la predetta strada che al momento è e rimane l’unica arteria esistente per entrare ed uscire e che consente di recarsi presso le proprie abitazioni, atteso la mancanza di alternativa viaria.

E’ opportuno rimarcare che in caso di cedimento totale della strada, gli stessi abitanti si vedranno costretti a rimanere “reclusi” in casa, non per motivi giudiziari ovviamente ma per inadempienza ed inerzia della Pubblica Amministrazione e nello specifico di chi ha la responsabilità e l’incarico di dirigere il Settore o l’ufficio competente e che ha il dovere di intervenire con i fatti e sicuramente non deve attendere e darsi da fare solo quando poi avvengono inevitabilmente fatti gravi e di nocumento per i cittadini, come purtroppo spesso si registra, senza dimenticare che situazioni del genere rivestono carattere penale.

Per cui – aggiunge la missiva – è evidente che gli indispensabili lavori di riparazione non sono più procrastinabili e che in caso di totale cedimento e la conseguente inaccessibilità della strada, tutte le eventuali operazioni di soccorso che si dovessero rendere necessarie per aiutare ed assistere adeguatamente le persone dimoranti, sarebbero possibili solo via aerea per cui difficilissime, complicatissime e in tal caso impossibili da portare a compimento via terra.

Siamo certi che il sindaco e l’assessore al Ramo, attraverso il loro autorevole interessamento, si faranno carico e faranno in modo di portare a definizione la problematica in esame.

Tutto ciò – concludono i residenti – sarebbe un concreto segno di attenzione, impegno e di giusta considerazione verso un Quartiere periferico della città che già convive per svariati motivi una situazione di precarietà e di forte disagio sociale, senza trascurare poi gli altri problemi ambientali derivanti dalla presenza in tutta la zona di rifiuti di ogni genere con l’atavica e durevole mancanza di manutenzione e pulizia, compreso la potatura delle piante e della vegetazione spontanea esistente nelle aree a verde e sui marciapiedi che pertanto sono sistematicamente occultati e non utilizzabili dai pedoni”.

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