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Il Registro Tumori nel Sannio è una realtà: oggi la presentazione ufficiale
Dalle rilevazioni effettuate tra il 2010 e il 2013 dal servizio epidemiologia e prevenzione dell'Asl sono emerse una incidenza tumorale e una mortalità per tumori nel Sannio inferiori rispetto alla media nazionale. Le patologie più frequenti sono quello della prostata, del polmone e del colon retto tra i maschi e tra le femmine quello della mammella seguito da quelli al colon retto e all'uteroAscolta la lettura dell'articolo
Il Registro Tumori dell’Asl Benevento è una realtà per il territorio sannita. Oggi la presentazione ufficiale all’Hotel President per portare a conoscenza la collettività delle funzioni di questo strumento che servirà a valutare l’incidenza delle malattie tumorali la sopravvivenza e il numero dei casi tra quelli scoperti e presi in carico dalla strutture sanitarie.
In questo modo anche il territorio sannita contribuisce ad accrescere il numero dei registri tumori in tutta Italia che al momento sono 51 e in Campania, dove mancano solo quello di Avellino, che sarà accreditato a breve, e quello di Napoli 1 Centro.
Frutto di un lavoro di squadra tra Asl Benevento e azienda ospedaliera “Rummo”, iniziato con un’intesa tra le due strutture per dare ai cittadini maggiori possibilità di screening, diagnosi precoce e percorsi di cura, ha coinvolto anche gli uffici Anagrafe dei 78 Comuni sanniti e ha permesso al Servizio epidemiologia e prevenzione del Dipartimento omonimo dell’Asl di rilevare nel quadriennio 2010/2013 il numero complessivo dei casi di tumore presenti sul territorio.
Fase quest’ultima necessaria per ottenere l’accreditamento del registro tumori, che secondo quanto dichiarato dal direttore generale dell’Asl Benevento, Franklin Picker, “non è una mera fotografia ma uno studio epidemiologico che consente di elaborare un percorso di prevenzione sul territorio”.
“E’ solo il punto di partenza per un monitoraggio continuo utile alla prevenzione delle malattie tumorali più frequenti nel nostro territorio – ha dichiarato la responsabile del registro tumori dell’Asl Benevento, Annarita Citarella, esponendo i dati emersi dalle rilevazioni effettuate tra il 2010 e il 2013.
“Per quanto i dati mostrano – ha detto Citarella – una comparsa di casi di tumori e una mortalità inferiori alla media nazionale e in linea con quella regionale, non bisogna abbassare la guardia ma rafforzare la prevenzione e la diagnosi precoce perché solo in questo modo si può immaginare di ridurre o di eliminare del tutto la mortalità da patologie tumorali sul nostro territorio.”
Sul territorio sannita l’età media in cui compare per la prima volta il tumore è di 68 anni tra la popolazione maschile e di 65 tra quella femminile con un tasso su 100 mila abitanti di 662 casi per i maschi e di 439 per le donne.
Il numero complessivo dei casi di tumore rilevato tra il 2010 e il 2013 è stato di 3444 tra i maschi, con una media annua di 861 casi (81% del totale), e 1115 tra le donne con una media annua di 643 casi (77% del totale).
I tumori più frequenti risultano in percentuale quello della prostata, seguito da quello del polmone e del colon retto nei maschi; quello della mammella seguito dal colon retto e da quello dell’utero nelle donne. Per quanto riguarda la mortalità oncologica negli uomini al primo posto c’è il tumore del polmone e poi quello del colon retto, mentre nelle donne è ancora il tumore alla mammella, seguito da quello del colon retto a causarne il decesso.
A ribadire l’importanza del registro dei tumori per l’attivazione dei percorsi di cura e di prevenzione è stato il direttore generale dell’azienda ospedaliera “Rummo”, Renato Pizzuti che ha spiegato il ruolo dell’ospedale beneventano e del polo oncologico di Sant’Agata de’ Goti in questo progetto.
I COMMENTI – “Con il registro tumori – queste le parole del sindaco di Sant’Agata de’ Goti, Carmine Valentino, a margine dell’incontro dell’Hotel President – la sanità pubblica in Campania fa un importante passo in avanti nell’attività di prevenzione e di cura per quanto concerne le malattie oncologiche. Passo in avanti che va inquadrato all’interno di quel percorso che la Regione ha intrapreso per trasformare quella campana in una organizzazione sanitaria che salva la vita ai cittadini.Complimenti all’Asl di Benevento per questo risultato ottenuto, reso possibile anche grazie al contributo offerto dai Comuni che hanno messo a disposizione le loro anagrafiche.
Ma quella di questa mattina è stata anche l’occasione per parlare del Polo Oncologico del ‘Sant’Alfonso Maria de’ Liguori’. L’unificazione del presidio di Sant’Agata con il ‘Rummo’ di Benevento, in un processo che riconosce alle due strutture pari dignità, affida al nuovo polo oncologico un valore regionale.
Una struttura che nasce con l’obiettivo di contrastare il fenomeno, in Campania, della mobilità sanitaria extra-regionale per motivi oncologici”.
“Il registro tumori è uno strumento assistenziale importantissimo per la popolazione della provincia di Benevento: consente alla sanità pubblica non solo di fotografare l’incidenza di alcune neoplasie sulla popolazione ma pure di mettere in campo azioni di prevenzione e di cura per ridurre la mortalità”.
“I numeri presentati questa mattina – ha spiegato Abbate -, raccolti grazie a più flussi informativi, hanno riportato 3444 tumori tra i maschi con una media annua di 861 casi l’anno e 1115 tumori per le donne con una media annua di 643 casi. L’Azienda Sanitaria ha avviato, nei mesi scorsi, un programma di screening per i tre maggiori tumori e siglato un protocollo d’intesa con l’azienda Ospedaliera Rummo per un percorso diagnostico-terapeutico dedicato al cancro del colon retto. Anche la recente annessione del presidio ospedaliero di Sant’Agata de’ Goti con il Rummo per la creazione di un polo oncologico dimostra la grande attenzione della politica regionale e del management aziendale verso azioni in grado di monitorare lo stato di salute della popolazione per diminuire i casi di mortalità”.
“Con l’accreditamento del registro tumori della Asl di Benevento – ha proseguito la candidata al Senato – e a breve di quello dell’Azienda Sanitaria di Avellino, i registri tumori acccredidati in Campania saliranno a sei e, insieme a quello dei tumori infantili, consentiranno di monitorare l’83% della popolazione in regione: una percentuale che va ben oltre la media nazionale e che è sintomo di una sanità che mette al centro il cittadino/paziente”.
“Chiaramente – ha concluso Abbate – occorre la collaborazione di tutti gli attori presenti sul territorio per supportare e incoraggiare l’azione delle aziende sanitarie. La politica ha il compito di approcciarsi in maniera costruttiva ai problemi di una provincia, di una regione, di un Paese; deve coadiuvare l’azione sanitaria perché la qualità di vita dei cittadini possa migliorare sempre di più e non creare “spauracchi” da campagna elettorale”.