POLITICA
Edilizia popolare, De Marco (LeU): “Più investimenti pubblici, più fondi per diritto all’abitare”

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“L’Italia spende per l’edilizia popolare la metà della Francia, meno della metà della Germania e meno della metà del Regno Unito. Certo il ragionamento è più ampio e dovrebbe riguardare Diversi Stati adottano diversi criteri per catalogare la spesa pubblica in materia di abitazioni – e le politiche stesse sono molto diverse tra loro. Come certifica il servizio di ricerca del Parlamento europeo, il social housing è diffuso nell’Ue ma non esiste una definizione, né un concetto, comune agli Stati”. Così in una nota il giovane sannita Angelo De Marco, candidato LeU alla Camera nel collegio plurinominale Campania 2.01.
“Un documento OCSE (dipartimento per le politiche sociali- dipartimento sviluppo, lavoro e questioni sociali) aggiornato al 2 febbraio 2017, sulla spesa pubblica per “housing allowances” (cioè il sostegno alle famiglie per pagare i costi della casa) – spiega De Marco – riporta ad esempio i dati di Regno Unito, Germania e Francia, ma non quello dell’Italia. In quella classifica, il Regno Unito era primo con una spesa intorno all’1,4 per cento del PIL, davanti a Francia (circa 0,8 per cento) e Germania (0,4 per cento).
La distribuzione delle case di edilizia pubblica non è uniforme in Italia. Si va dai 51 alloggi ogni mille abitanti di Trieste, ai miseri 2 di Catanzaro. A rilevarlo è il Civicum politecnico di Milano che ha analizzato non soltanto il numero di case disponibili, ma anche quanto spendono i comuni per ogni abitante sulla casa.
In sintesi, – conclude De Marco – il maggior appeal per la destra nazionalista italiana è la questione delle “case agli italiani”. Noi contrastiamo la violenza della loro risposta sbagliata chiedendo più investimenti pubblici nelle esigenze, più fondi per il diritto all’abitare”.