CULTURA
Integrazione e canto beneventano: a San Bartolomeo debutta il Coro Vox Pacem

Ascolta la lettura dell'articolo
Accoglienza e integrazione, ma anche tradizione, cultura e storia. Questi i concetti fondamentali alla base del Coro Vox Pacem che debutterà il prossimo 21 dicembre, alle 19:30, nella basilica di San Bartolomeo, al corso Garibaldi di Benevento. L’evento sarà presentato dal giornalista Nico De Vincentiis.
In programma brani di canto beneventano, canti evocativi Cristiani della Nigeria e Camerun, brani internazionali natalizi. Il coro, diretto dalla soprano Tetyana Shishnyak, si esibirà a “cappella” senza ausilio di strumenti musicali.
Il Coro Vox Pacem nasce dalla sinergia tra la cooperativa sociale Il Faro di Benevento, che gestisce un centro di prima accoglienza per richiedenti asilo ad Apice, e la soprano Tatiana Shishniak, ricercatrice di Canto Beneventano, e con la consulenza scientifica di Mattew Peattie, docente all’università di Cincinnati negli USA, che è l’autore , insieme con il Prof. Kelly, della più completa opera moderna sul Canto Beneventano.
L’idea del coro nasce dal bisogno e dalla voglia di mettere insieme alcuni concetti importanti, come quello di territorio, di appartenenza ad una comunità, di cammino, e passaggio attraverso i luoghi, che sono elementi che accomunano i nostri tempi con quelli del finire del primo millennio dopo Cristo, periodo in cui si è sviluppato ed affermato il Canto Beneventano.
Benevento, oggi come allora, crocevia di vie di collegamento tra la parte occidentale dell’Europa e l’Oriente, crocevia di culture che diedero origine,allora, al canto beneventano, quale miscuglio di diverse lingue e melodie.
Oggi via di transito quasi obbligata tra l’Africa e l’Europa, riscopre la sua antica vocazione, cioè quella di essere Comunità e luogo di passaggio. Oggi, come allora, i migranti ed i pellegrini si approcciano alle melodie liturgiche, come auspicio di pace e prosperità.
I brani proposti dal coro Vox Pacem sono appartenenti al repertorio del Canto Beneventano, intervallati da canti tipici della tradizione Africana più ritmati e sincopati.
La voce è l’unico strumento utilizzato. Dalla bellissima esperienza del Canto Beneventano e dalla collaborazione nata in itinere con la Cooperativa Sociale Areca, nella persona di Carmen De Luca, è con la supervisione di Maurizio Braucci (scrittore e sceneggiatore di film come. Gomorra e Pasolini) nasce il docu-film “Via del Cuore”, un cortometraggio carico di emozioni che racconta l’esperienza che catapulta la tranquilla vita delle ragazze su diversi palcoscenici. Il cortometraggio sarà ufficialmente presentato agli inizi del 2018.