PRIMO PIANO
Diocesi, Accrocca nomina 8 vicari foranei. Costituito anche il Collegio dei Consultori

Ascolta la lettura dell'articolo
Nuove nomine in diocesi per l’arcivescovo metropolita di Benevento, Felice Accrocca. Il pastore della Chiesa beneventana ha scelto otto sacerdoti come vicari foranei per il quinquennio 2017/2022. Don Lupo Palladino si occuperà della Zona Pastorale Beneventana, mentre don Luigi Ulano e don Armando Zampetti saranno i responsabili rispettivamente dell’area fortorina e irpina. A don Nicola Filippo Della Pietra la Zona Pastorale Vitulanese, quella Belvedere invece sarà gestita da mons. Aurelio Capone. Non solo: don Ivan Bosco guiderà quella caudina, mentre don Sergio Rossetti e don Gaetano Ilenge Kilumba Papa saranno vicari foranei dell’area Tammaro e Sabatina.
Il loro compito sarà quello di aiutare le singole parrocchie del territorio “per una più sistematica catechesi, per una più attiva partecipazione alle celebrazioni liturgiche e per una pronta sollecitudine alla carità, nonché per la cura degli archivi e dei beni ecclesiastici”.
Rinnovato anche il Cda dell’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero, guidato dal presidente don Gianluca Spagnuolo. Suo vice sarà don Giovanni Rossi, eletti in consiglio: don Nicola Della Pietra, don Teodoro Rapuano, don Luigi Colucci, il diacono Armando Albino e l’avvocato Maria Carmela Mignone.
Composto anche il nuovo Collegio dei Revisori dei Conti dell’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero: presidente sarà il prof. Pasquale Gallucci, faranno parte dell’organismo anche Antonio Cavuoto e don Maurizio Sperandeo.
Costituito infine il Collegio dei Consultori. Ne faranno parte: mons. Francesco Iampietro, padre Antonio Tremigliozzi, mons. Costantino Frusciante, don Renato Trapani, don Maurizio Sperandeo, don Teodoro Rapuano e don Gianluca Spagnuolo.
L’organismo è di recente costituzione, nato col nuovo Codice di Diritto Canonico, e permette al vescovo diocesano di nominare alcuni sacerdoti per farsi aiutare nel governo della Chiesa locale in alcune decisioni di particolare rilevanza: in particolare Accrocca dovrà chiederne il consiglio per la nomina dell’economo o per la sua rimozione mentre è in carica, per gli atti amministrativi di maggiore importanza. Dovrà infine chiederne il consenso per gli atti di amministrazione straordinaria, nelle alienazioni dei beni, per la rimozione del Cancelliere e degli altri notai dell’Amministrazione diocesana e per la concessione delle lettere dimissorie per l’ordinazione di secolari, quando la concessione è fatta dall’amministratore diocesano.
Tra i compiti del Collegio anche quello di assistere alla professione di fede emessa dall’Amministratore diocesano all’inizio dell’ufficio, eleggere il sacerdote che governi la diocesi in caso di sede episcopale vacante o impedita e non sia già provvisto diversamente per diritto, amministrare la diocesi durante la sede vacante, fino a che non si è provvisto alla nomina dell’Amministratore diocesano.