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Mensa, Malies e bilancio, Presta attacca Sguera e Farese: “Da loro solo silenzio”

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“Dopo qualche mese di silenzio, complice le vacanze estive, il meet up Partecipazione a 5Stelle torna a scrivere.
Nel silenzio, politico, di questi mesi, da parte dei rappresentanti del Movimento 5Stelle a palazzo Mosti (evidentemente con la fine della scuola c’è stata la pausa vacanziera per i due professori), la giunta mastelliana, e il sindaco sono riusciti a fare tutto e di tutto…in negativo naturalmente.
E a loro l’opposizione si è unita, con buona pace di qualcuno (il solo Italo Di Dio rimasto a combattere).
E qui parliamo del bilancio stabilmente riequilibrato rimandato indietro, al caos mensa, al sequestro del Malies.
E se proprio si deve partire da un punto partiamo proprio da quest’ultimo.
Gli errori commessi sul Malies sono iniziati con Pasquale Viespoli sindaco, continuati fino a Fausto Pepe sotto la cui egida è stato stipulatoil famoso “mutuo ipotecario” (oggetto di una denuncia penale alla Procura della Repubblica da parte dell’attivista Felice Presta e dal giornale Sannio Report) che ha portato alla situazione di ieri: il pignoramento dell’intera struttura.
Ma la colpa dell’attuale amministrazione targata Clemente Mastella è di non aver fatto nulla per evitare tale situazione: eppure di soluzioni ce ne erano, specie quando lo stesso sindaco con una prova di forza era riuscito a rientrare in possesso della struttura (non ancora collaudata).
L’unica cosa fatta, bene, è stata la messa in sicurezza…per il resto il nulla.
Dichiarazioni sul recupero che sono rimaste solo sulla carta senza nessun risultato.
Eppure le soluzioni erano state prospettate più volte, proprio da Felice Presta, per il bene della città e per cercare di non arrivare al pignoramento.
Il comune non ha i soldi per pagare il mutuo e commissariato non potrebbe neanche pagarlo.
E allora qual era la soluzione prospettata? Rientrare in possesso del bene, e questo era stato fatto, collaudare il piano superiore,renderlo agibile e usufruibile, metterci dentro attività commerciali, farsi pagare l’affitto e con quei soldi iniziare a pagare il mutuo.
Probabilmente per il Monte dei Paschi su questa soluzione non ci sarebbe stato nessun problema. L’importante era iniziare a pagare dopo 10 anni dalla stipula del mutuo.
Soluzione semplice? Certo ma qui in città la soluzione di un problema non è mai semplice…come il caso della mensa.
Politicamente ancora una volta una scelta sbagliata, ancora una volta un bando che, invece di essere blindato da eventuali ricorsi e ingerenze, è stato fatto in maniera approssimativa, dilettantistica, con il risultato che è sotto gli occhi di tutti: la mensa è stata bloccata per il ricorso presentato al Tar.
Lasciando stare le obiezioni dell’ANAC e di Cantone che hanno fatto fare una pessima figura (politica e non )a tutta la Giunta, al consiglio, ai dirigenti, e soprattutto al sindaco Mastella che, sulla mensa fin dalla campagna elettorale, si era battuto per rendere un servizio ai cittadini e alle famiglie che avevano deciso di far fare ai loro figli il tempo pieno.
Anche qui la soluzione prospettata era molto semplice e non era di quest’anno: a inizio anno scolastico 2016-2017 non si sarebbe dovuta far partire la mensa, ma risparmiare i soldi mese per mese e intanto riattare il centro cottura a Capodimonte.
Sperimentarla poi dopo le feste di Natale e farla partire a pieno regime all’inizio di questo nuovo anno scolastico.
Anche qui una soluzione semplice ma secondo la “politica” non attuabile.
E si rimane, su tutti i problemi cittadini, sempre e comunque in fase di stallo, a campare alla giornata sperando che qualcosa o qualcuno trovi la soluzione.”