CRONACA
Controlli sulle strade sannite: sequestri e denunce. A Montesarchio rissa tra bengalesi

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Dieci auto sequestrate e 35 violazioni al codice della strada sanzionate. Questo il bilancio dei controlli straordinari dei carabinieri nel week end in merito ad un più incisivo contrasto alle principali cause dei sinistri stradali.
IL PIANO – Il dispositivo notturno ha visto l’impiego di numerosi militari e automezzi del Reparto Operativo e delle Compagnie di Benevento, Cerreto Sannita, Montesarchio e San Bartolomeo in Galdo con i rispettivi Nuclei Operativi e Radiomobili e stazioni dipendenti che, assicurando attraverso le Centrali Operative il “Servizio di Pronto Intervento – 112, ha consentito sia un’efficace vigilanza sulle norme della sicurezza stradale delle maggiori arterie di comunicazione della provincia sia un’azione preventiva e anche di contrasto all’attività criminosa con particolare attenzione volta alla captazione di persone di interesse operativo.
I carabinieri sono stati impiegati su tutto il territorio provinciale ed ha previsto la vigilanza sulla sicurezza stradale lungo i principali assi viari di maggior collegamento con le più importanti località di culto e turistiche della provincia. Le pattuglie hanno utilizzato anche strumenti tecnici, come l’etilometro, per verificare le condizioni psico-fisiche dei conducenti per prevenire l’uso smodato di alcool e di stupefacenti.
Obiettivi del servizio sono stati, tra gli altri, il rispetto delle norme che regolano: l’obbligo assicurativo del mezzo; il divieto dell’uso dei telefoni cellulari alla guida; il contrasto all’uso di alcool e droghe; il divieto di fumo in auto in presenza di minori.
SEQUESTRI E DENUNCE – Un 47enne di Paduli, trovato alla guida della sua Fiat Panda in stato di ebrezza alcolica, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria, mentre l’auto e la patente sono state sequestrate. Un 59enne dello stesso comune sannita è stato invece deferito poiché sorpreso alla guida della sua Fiat Punto senza essere in possesso di patente, poiché revocata. Nel Fortore due persone sono state trovate positive dai carabinieri della Compagnia di San Bartolomeo in Galdo all’alcol test e pertanto sono state sanzionate anche con il ritiro della patente di guida. Altre otto, infine, sono state segnalate in quanto trovate a bordo dei propri veicoli sprovvisti della prevista copertura assicurativa. Sequestrati veicoli e patenti di guida.
A Sant’Agata de’ Goti ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento per Domenico Piscitelli, 46enne del luogo, il quale dovrà espiare la pena di 2 anni e 8 mesi di reclusione per il reato di incendio doloso. L’arrestato è stato associato alla Casa Circondariale di Benevento.
LITE TRA BENGALESI – A Montesarchio, i carabinieri sono invece intervenuti presso il Centro di accoglienza per extracomunitari, in via Vitulanese, dove poco prima alcuni ospiti della struttura originari del Bangladesh avevano avuto un diverbio per motivi legati alla vendita di fiori, poi sfociata in una vera e propria lite. Nell’occasione uno dei quattro contendenti ha riportato ferite da taglio provocate verosimilmente da cocci di bottiglia ed è stato ricoverato presso l’ospedale Fatebenefratelli di Benevento con lesioni giudicate guaribili in 20 giorni. I militari, dopo aver svolto gli accertamenti del caso, hanno denunciato le 4 persone, tutte originarie del Bangladesh, ritenute responsabili del reato di rissa e lesioni personali.
Sempre a Montesarchio, le forze dell’ordine hanno deferito un 52enne, poiché ritenuto responsabile del reato di lesioni aggravate nei confronti della moglie. A San Bartolomeo in Galdo i militari del Nucleo Operativo hanno denunciato di stato di libertà un senegalese 43enne, domiciliato a Benevento, poiché sorpreso a vendere alcuni capi di abbigliamento con marchio contraffatto. Sono state sequestrate 39 paia di scarpe di vari modelli e marche. Due persone pregiudicate sono state segnalate, infine, dai militari della stessa Compagnia di San Bartolomeo per il foglio di via obbligatorio perché si aggiravano in alcuni centri fortorini senza giustificato motivo.