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Giro d’Italia under 23, risultati positivi per la Vejus Tmf

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Si è concluso il quarantesimo Giro d’Italia under 23, che ha visto un ottimo seguito di pubblico e di appassionati, riportando il giusto interesse per la categoria di preparazione al professionismo.
Un vero e proprio strapotere straniero con ben otto corridori fra i primi dieci della generale e sette vittorie sulle otto tappe svolte.
Ha vinto il russo Pavel Sivakov Pavel Sivakov della BMC Development Team, che passerà professionista l’anno prossimo, davanti agli australiani Hamilton e Hindley della Mitchelton Scott.
Corsa di altissimo livello, i cui principali protagonisti li ritroveremo fra due, tre anni ai vertici del ciclismo mondiale, con al via delle vere proprie squadre corazzate, di fatto satelliti di quelli professionistiche.
Nel complesso una buona prestazione della squadra sannita Vejus, unica rappresentante del Sud Italia, della quale cinque atleti su sei hanno portato a termine la competizione.
Purtroppo la prima tappa, ad Imola, non iniziava per nulla bene, con una caduta ai meno venti dal traguardo che coinvolgeva Enier Rubio e Francesco Pilicano, i quali riuscivano a ripartire, accusando un ritardo di cinque minuti, che avrebbe pesato poi nella classifica finale.
Si guardava, tuttavia, con animo positivo alla corsa, nel prosieguo della quale, Rubio, restava sempre a ridosso dei primi. Da segnalare, la fuga di Pilicano nella quinta tappa, da Senigallia ad Osimo, che insieme ad altri corridori, animava la tappa, venendo ripresi solo nel finale.
Poi, nella tappa regina di Campo Imperatore il nostro “niño” colombiano Einer Rubio, sul suo terreno preferito, è stato presente fino agli ultimi metri nel gruppo di testa della maglia rosa, giungendo con i primi, anche grazie all’ottimo lavoro svolto dai suoi compagni che l’hanno scortato fino alle rampe più dure della salita finale. Rubio, pur con il gap iniziale accumulato nella prima tappa, ha chiuso in ventiseiesima posizione, terzo fra gli atleti di primo anno, ovvero della classe 1998. Nelle classifica a squadre la Vejus, è giunta ventunesima su ventotto formazioni, molte delle quali oggettivamente al di fuori del livello dei sanniti.