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Il Collettivo Autonomo Studentesco contro il questore: “Atteggiamenti da sceriffo”

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“Da circa 8 mesi la Questura di Benevento ha un atteggiamento prevaricatorio nei confronti di chi fa attivismo politico in città. Il periodo sopra descritto coincide nei fatti con l’insediamento del nuovo questore di Benevento, Bellassai, che sin da subito ha manifestato la volontà di voler ridimensionare le visibilità e le attività di militanti in organizzazioni politiche. Forte del decreto Minniti, il questore Bellassai si predispone a rendere una città scevra da qualsiasi evento o attività che possa ledere l’immagine di una città “decorosa” e, in conseguenza di ciò, quindi chi fa il parcheggiatore abusivo, chi chiede l’elemosina e chi organizza eventi pubblici nel centro storico non ha cittadinanza”.
A scriverlo in una nota è il Collettivo Autonomo Studentesco, che aggiunge: “Il decreto Minniti rappresenta il fulcro della politica della legalità e dei buoni costumi, politica che confina la libertà di espressione entro parametri ben definiti e chi non li rispetta non ha possibilità di esistere. Viene quindi da sè che, in quest’ottica, luoghi centrali della città vadano preservati all’immagine del decoro prestabilito e chi è “fuori dal recinto” va confinato nelle periferie del quartiere. Insomma “gli altri” esistono, ma non si devono vedere.
La politica del decoro – prosegue nella nota – limita tanto più la libertà di parola e movimento, quanto più se all’autorità di un questore viene affidato il potere di selezionare e smistare a proprio piacimento gli eventi da svolgere e quelli da bandire e inserire nella lista nera.
Un questore che assume sempre più la figura di uno sceriffo che decide del buono del cattivo tempo, che detta i tempi della città, che impone parametri che, anche al di fuori delle leggi governative, devono essere rispettati ossequiosamente.
Non è un caso infatti che più volte la questura di Benevento – continua il CAS – abbia provato ad ostacolare Liberamente, un festival studentesco, che ogni anno si svolge in piazza Federico Torre: proprio ieri infatti ci è stato comunicato che avremmo dovuto spostare l’evento culturale, che comprende concerti esposizioni artistiche et similia, in un’altra piazza. Tuttavia, giorni addietro abbiamo fatto richiesta di suolo pubblico al comune, ente al quale si protocollano richieste di manifestazioni non politiche, che ci ha rilasciato l’autorizzazione senza porre problema di alcun tipo. I numerosi tentativi di sabotaggio della Festa da parte delle forze dell’ordine (è bene sottolineare in questo caso la parola Festa) non sono altro che un attacco a chi ha organizzato l’evento, evento che è fuori dall’immagine di decoro da preservare nel centro storico. Cercare di impedire Liberamente è solo la punta dell’iceberg di una serie di circostanze che in questi otto mesi si sono verificate: basti pensare che più volte ci è stato comunicato che avremmo dovuto spostare i presìdi al di fuori di certi luoghi; più volte siamo stati ripresi perché per i cortei avremmo addirittura dovuto dichiarare la presenza di cartelli (25×50 cm) recanti scritte: NO BUONA SCUOLA.
Chi non osserva i dettami del questore-sceriffo, è sottoposto ad una repressione fatta di minacce, impedimenti a qualsiasi tipo di eventi, denunce e ricatti, una repressione che ha raggiunto l’apice quando cittadini, soprattutto ragazzi, hanno subito le violenti cariche di un dispiegamento inaudito di forze dell’ordine per la visita di Renzi.
Per parte nostra, – conclude il Collettivo – non sottostiamo ai capricci di un questore che mal sopporta il dissenso e che vuole una città obbediente e osservante delle rigide regole da lui imposte. Per questo, forti di essere dalla parte della ragione, muniti di regolari permessi e autorizzazioni, Liberamente, il festival della libera espressione studentesca, nonostante ci sia chi ci vuole mettere i bastoni tra le ruote, si svolgerà regolarmente in piazza Federico Torre oggi dalle ore 16:15″.