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Manifesto a sostegno degli spazi sociali: Mastella ci ripensi su Depistaggio e L@p

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“Dieci giorni orsono abbiamo appreso dagli organi di informazione che il Sindaco di Benevento, Clemente Mastella, avrebbe intenzione di precludere all’uso sociale due strutture comunali dove hanno sede il Centro sociale autogestito Depistaggio ed il laboratorio per l’autorganizzazione popolare L@p asilo 31, due spazi vitali e vivi, protagonisti delle politiche urbane di accoglienza, aggregazione e lotta all’emarginazione ed all’esclusione sociale. Siamo esponenti della società civile, operatrici ed operatori, educatrici ed educatori impegnati nel tessuto della cooperazione sociale cittadina, operatori culturali e musicisti, docenti della scuola e dell’università, lavoratori e lavoratrici impegnati a diverso titolo nel sociale, sindacalisti, democratici.
Molti di noi – si legge nel manifesto a sostegno degli spazi sociali inviato alla giunta Mastella e al Consiglio Comunale di Benevento – conoscono le attiviste e gli attivisti del Centro sociale autogestito Depistaggio e del laboratorio L@p asilo 31 per aver interagito con loro in attività sociali, culturali, ricreative e sportive nei quartieri della città e nell’area urbana, oltre che all’interno degli spazi resi vivi da questi collettivi e non solo.
Non cogliamo il senso – spiega il documento – delle intenzioni annunciate dal Sindaco Clemente Mastella che vorrebbe chiudere tali spazi o comunque limitarne fortemente le attività. Queste sono persone, donne e uomini, che si sono esposte in prima persona, in modo totalmente gratuito, per tutelare le fasce più deboli della popolazione.
Le attiviste e gli attivisti degli spazi sociali, lungi dall’essere pericolosi marziani approdati sul suolo cittadino, sono donne ed uomini che, alla luce del sole e con azioni pacifiche, hanno restituito alla funzionalità urbana spazi abbandonati all’incuria di amministrazioni poco attente e riempito di progettualità strutture che altrimenti sarebbero state oggetto di scambio clientelare.
Queste sono persone che, fuori dalle logiche del profitto, sacrificando tempo, denaro e risorse personali, hanno costruito, con la forza e la bellezza dell’azione collettiva, luoghi di aggregazione contro l’individualismo, l’omologazione, il degrado sociale e la desertificazione culturale dei nostri tempi.
Chiediamo al Sindaco di Benevento – conclude il manifesto – di riconsiderare criticamente il suo annuncio e, quindi, al Consiglio tutto, nella composizione di maggioranza ed opposizione, di non ledere il valore dell’autonomia dei percorsi, anche informali, di autorganizzazione che tanto “bene comune” hanno fatto e faranno in questa città e in generale nella società, perché l’alternativa sarebbe il vuoto in cui già navighiamo da troppo tempo”.