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Bilancio consuntivo e disavanzo di gestione, Paduli Nuova attacca l’amministarzione

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“La seduta consiliare odierna è iniziata con il ricordo da parte del sindaco Vessichelli che proprio due anni or sono questa amministrazione cominciava il suo mandato. Eppure due soli anni sono bastati, a questa amministrazione, per portare il comune di Paduli sull’orlo del dissesto”. Così in una nota il gruppo consiliare “Paduli Nuova” in merito al consuntivo 2016 e disavanzo di gestione.
“Oggi, infatti – prosegue la nota – insieme al bilancio consuntivo 2016 si approvava il piano triennale di rientro dal disavanzo di gestione. Un risultato annunciato se si guarda indietro e, si analizza, quanto esiguo è stato lo sforzo dell’amministrazione Vessichelli nella programmazione. Basti ricordare il bilancio preventivo 2015, copiato così fedelmente da quello degli anni precedenti. Due anni, oggi, senza il minimo progetto di sviluppo ed impegno sul territorio. Due anni navigati a vista, nei quali sì è fatto qualche lavoretto qua e là, ma senza che gli stessi siano mai stati inseriti in un programma di sviluppo. Non si è riusciti ad abbassare i costi di gestione ordinari, nonostante siano diminuiti i dipendenti comunali ed i cittadini.
Inoltre – prosegue Paduli Nuova -, è giusto sottolineare, come il disavanzo sia arrivato nonostante le entrate relative alle imposte comunali siano molto prossime a quanto preventivato ad inizio anno. La scusa dell’amministrazione, sempre la stessa! “Non siamo stati noi.” Ci si interroga allora sul perché il disavanzo non sia stato verificato e rilevato all’inizio del mandato, ma a due anni dalle elezioni. Come sempre (e comunque) la negligenza dell’amministrazione diventa un costo sociale. A farne le spese direttamente sono i “Contributi per funzioni, cerimonie e feste religiose” per i quali c’è una revisione dello stanziamento al ribasso (-10.000 €) e le iniziative a favore degli anziani, per le quali la somma è stata dimezzata.
Inoltre – conclude la nota -, nonostante il bilancio preventivo ed il documento unico di programmazione siano stati approvati poco più di un mese fa, si è ben pensato che per rientrare dal maggior disavanzo fosse necessario aumentare i costi relativi alla manutenzione delle strade per gli anni 2018-2019. Si sta forse pensando di investire nella prossima campagna elettorale?”.