POLITICA
Targa al Rampone, Lonardo: “Polemica che non appassiona. Ben vengano questi gesti”

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“Nella qualità di “alluvionato” di beni personali in via Compagna e di beni aziendali, come rappresentante legale di ASIA Benevento, devo dire che la “querelle” su targa sì targa no dei 5 Stelle all’Istituto Rampone, non mi appassiona più di tanto se non per dire che è una questione di lana caprina, una pinzerlacchera, una quisquilia, in poche parole, un voler distogliere l’attenzione dalle scorie, ancora irrisolte da taluni dei tragici eventi dell’ottobre 2015, per andare sull’opportunità o meno di riconoscere, urbi et orbi, gli indiscussi meriti e la generosità mostrata da altri”. Così in una nota Lucio Lonardo, presidente dell’Asia Benevento.
“C’era solo da chiedersi: i soldi sono arrivati? sì, sono stati utilizzati proficuamente? sì, la scuola è operativa? sì, c’è stata distrazione dei fondi? no, e allora di che stiamo parlando? mi sembra che le chiese vivano anche di donazioni di banchi e inginocchiatoi che recano la targhetta con il nome della famiglia che li acquistati in nome e per conto di un defunto e le donazioni fatte da Enti spesso recano il loro logo che sia Rotary, Lions, AIRC: se per assurdo Della Valle volesse farlo dopo la promessa illuminazione dell’Obelisco che c’è di scandaloso.
Anzi – prosegue – se qualcuno avesse intenzione di elargire i soldi all’ASIA per la sede o per il ristoro dei mezzi alluvionati (a proposito nel passato abbiamo avuto donazioni per cestini gettacarte ed è stato riportato correttamente il logo del donatore), sappia che abbiamo non una targa disponibile ma un banner di 6 metri x 3 metri.
Che devo dire che a 18 mesi dall’alluvione non abbiamo visto un euro e che non ne vedremo perché il bando all’uopo emanato prevede la soddisfazione in ordine decrescente per gli importi, che le opere devono prima essere realizzate per avere solo il 25% e poi a noi chi ce lo anticipa il 75% considerato il dissesto del Socio Unico?
Abbiamo sì partecipato – continua Lonardo – ma solo per onor di firma e come attestazione in vita accodandoci ai tanti delusi dal terremoto di Messina per passare a quello dell’Irpinia a quello dell’Aquila, a quello di Amatrice nella contezza che il prossimo disastro insabbierà quello precedente. In una società in cui la generosità è una merce rara ben vengano iniziative di privati, di cittadini, di politici, basta che i soldi non siano riciclati! Del resto il grande giornalista Montanelli insegnava che nella vita bisogna far buon viso a cattiva sorte invitando anche gli avversi a votare la Democrazia Cristiana, in un momento delicato della Nazione, seppur turandosi il naso!
Quindi – conclude Lonardo – diciamo grazie ai Pinco Palla, ai Pentastellati, ai Palladino, ai Della Valle, alla Caritas etc etc e lasciamo stare la demagogia e tiremm’ innanz, come ebbe a dire Amatore Sciesa, perchè, mai come in questo momento, “ciavemo di bisogno” e magari, in un eccesso di generosità e di riconoscenza, a futura memoria, perchè i gesti di generosità vanno sempre ricordati, oltre ad una targa pensiamo pure al foglio complementare! E ancora una volta ha avuto ragione Totò: “Alla faccia del bicarbonato di sodio, la vita è proprio una lotta continua e discontinua, dove non siamo mai soli, abbiamo sempre qualche appendicite”.