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SANNIO

“Quella strada è chiusa dall’alluvione ma viene riaperta per il trasporto delle pale eoliche”

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“La strada a scorrimento veloce Fondo Valle Tammaro – Santa Croce – Castelpagano, di cui un nuovo tratto è stato inaugurato di recente dal Presidente della Regione Campania De Luca e dal Prefetto di Benevento Galeone, nel tratto che attraversa il territorio del Comune di Santa Croce del Sannio è una strada pericolosa a causa dei dissesti provocati dall’alluvione dell’ottobre 2015. Infatti a quell’epoca il Sindaco Antonio Di Maria fu costretto ad ordinarne la chiusura con l’ordinanza n.18/2015 ritenuta indispensabile assicurare “per la salvaguardia della pubblica e privata incolumità”, ordinanza peraltro mai revocata”. Lo scrivono in una nota Altrabenevento, il Fronte sannita per la difesa della montagna e il Comitato Pro Sannio.

“La strada – spiegano – è chiusa ancora oggi a tutti i veicoli, essendo peraltro ben visibile il movimento franoso che interessa il manto stradale. Il Sindaco di Santa Croce, però, nonostante persistano i motivi che ne hanno imposto la chiusura, improvvisamente, con disposizione del 4 maggio scorso ha ritenuto di derogare alla situazione di pericolo in atto consentendo il transito “ai soli mezzi adibiti a trasporto eccezionale della Ditta Renexia Services srl”, ditta che sta costruendo 16 pale dell’impianto eolico della SRL Cogein tra i boschi di Circello e Santa Croce del Sannio in piena area del sito SIC “Bosco di Castelpagano e Torrente Tammarecchia”.

Attualmente nessuno può transitare per quella strada tranne la società Renexia con i suoi enormi mezzi articolati, che possono trasportare fino a 140 tonnellate. Anzi alla società è stata affidata la “disciplina del traffico veicolare” e dovrà provvedere, a piacimento, “all’apertura e chiusura del tratto di strada in oggetto”. Una strada pubblica che diventa privata!

Le associazioni Altrabenevento, Fronte Sannita per la Difesa della Montagna e Comitato Pro Sannio – conclude la nota – hanno denunciato in data odierna il paradosso e la illegittimità del provvedimento di apertura di una strada chiusa per dichiarati dissesti ed hanno chiesto al Prefetto e a tutti gli enti competenti l’immediata inibizione al passaggio dei trasporti eccezionali a tutela della pubblica e privata incolumità”.

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