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San Marco dei Cavoti, ecco il Museo Modern: il ponte culturale tra fine ‘800 e i giorni nostri
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Arriviamo a San Marco dei Cavoti in una mattinata di maggio, certi di approdare in un luogo ricco di storia, noto per il suo fermento culturale e le numerose iniziative legate al torroncino, il prodotto dolciario tipico a cui viene dedicato una settimana di eventi nel mese di dicembre.
E’ proprio in questo periodo del 2016 che è stato inaugurato il Modern, Museo Osservatorio didattico e di ricerca sul Novecento e il Museo della Pubblicità, del Packaging e del Commercio allestiti in piazza Risorgimento nel sottotetto dello storico palazzo Jelardi, realizzato a metà ‘800 su committenza del Cavaliere Nicola Jelardi e su progetto dell’architetto Iazeolla, in sostituzione di uno precedente distrutto da una frana.
Restaurato grazie a un finanziamento pubblico dal 2011 al 2016 e concesso dai proprietari Jelardi come area espositiva al Comune in comodato d’uso per 25 anni, il palazzo ospita su circa 500 metri quadri e in 13 sale, arredate con mobili d’epoca, la biblioteca, l’emeroteca, diverse collezioni e archivio della famiglia Jelardi e la prima unica esposizione italiana di oggetti pubblicitari tutti databili dalla metà dell’800 ai giorni nostri.
La gestione è affidata ad alcuni componenti dell’associazione “Noi del ’63”, mentre la direzione è di Andrea Jelardi.
Sono gli odori e la vista che dolcemente conducono in un passato poi non tanto lontano cronologicamente quanto vicino per i ricordi che sollecita attraverso libri dei più svariati campi del sapere dall’arte alla medicina alla letteratura, alla storia, quotidiani, riviste, cartoline, oggettistica, e documenti personali e storici sul brigantaggio e i 600 esemplari tra articoli pubblicitari, insegne, confezioni, imballaggi e cataloghi.
E’ possibile osservare anche i resti del primo cinematografo di San Marco dei Cavoti e il gasometro per alimentare l’energia elettrica risalenti agli anni’30 del Novecento, antiche litografie della città, antichi gonfaloni, frammenti di tombe di terracotta.
E’ così che entrando, ad esempio in una delle sale del Museo della Pubblicità, dove sono riprodotte scene di vita sociale e attività commerciali, che ci si sente avvolti dallo spirito comunitario che ha vissuto chi ci ha preceduto.
Ogni oggetto porta con sé una storia di relazioni, è testimone e depositario di un altro modo di vivere che esprime la necessità di non essere dimenticato ma anzi di essere trasferito alle nuove generazioni.
E’ per questo che anche il Comune di San Marco dei Cavoti e il suo assessorato alla Cultura sono orientati a valorizzare il Modern e il Museo della Pubblicità.
L’area espositiva accoglie anche una sala dedicata all’archivio storico del Comune con documenti risalenti al 1885.
Le dichiarazioni nel servizio video