POLITICA
Gentiloni nel Sannio, l’imprenditore Izzo attacca: “Dimenticate le piccole aziende”

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Riceviamo e pubblichiamo la lettere dell’imprenditore Vincenzo Izzo, che scrive in merito alla recente visita del premier Gentiloni nel Sannio.
“Gentiloni, De Luca, Del Basso De Caro, Ricci, Mastella…c’erano proprio tutti alla giornata che ha visto il presidente del consiglio in visita nel Sannio, in particolare al Pastificio Rummo. Un’eccellenza del nostro territorio che è risorta dopo l’alluvione di quel triste 15 ottobre. Uno sforzo enorme quello sostenuto dall’imprenditore Rummo che ha portato l’azienda all’attenzione dei media nazionale. Un atto di coraggio sicuramente degno di essere onorato dai nostri amministratori.
Una meravigliosa giornata – racconta Izzo – che poteva essere sfruttata per dimostrare che il Sannio non è solo Rummo ma che ci sono centinaia di piccole e medie imprese che devono essere salvate. Piccole e medie imprese che, con enormi sacrifici, provano a portare avanti un progetto di vita.
Piccoli e medi imprenditori che, tra investire fuori Benevento e l’amore per questa meravigliosa terra, sceglieranno sempre il secondo, pur rimettendoci. Penso al tartufo bianco di Ceppaloni, al croccantino di San Marco dei Cavoti, alla mela annurca di Sant’Agata dei Goti, al caciocavallo di Castelfranco in Miscano. Quando penso alle aziende che sono riuscite a rialzarsi dopo l’alluvione, ricordo ancora le lacrime mentre si spalava il fango. Tanti piccoli ma grandi imprenditori che a pochi chilometri da questa città forse avrebbero molti più soldi ma che, in qualche modo, hanno scelto di restare in trincea, di non arrendersi, di credere ancora che in questa qui un giorno si possa fare business, ovviamente parlo di quello serio.
Gentiloni – conctinua Izzo – dichiara che si può investire nel sud Italia e in particolare nel Sannio, atterrato in elicottero, ha risparmiato di percorrere la mulattiera telesina così come ha risparmiato di viaggiare sui vagoni-vergogna dei treni che collegano con Napoli. Ha anche risparmiato di percorrere l’A16 alla ridicola velocità di 80 km/h sulla tratta Avellino Est-Bajano. Scusatemi ma io non ci sto, se qualcuno viene nel Sannio e viene a dire che lo Stato è vicino alle imprese del territorio io mi oppongo.
Le imprese del Sannio – conclude Izzo – vanno avanti solo grazie al coraggio di uomini pazzi che hanno scelto di resistere in un territorio senza infrastrutture adeguate per fare impresa ma con la tassazione più alta d’Italia, dove la disoccupazione raggiunge dati allarmanti, dove la ludopatia sta logorando i conti correnti delle famiglie, dove i costi per i fitti dei locali commerciali al centro sono alla pari di Milano… per me questi sono i veri eroi del Sannio”.