Sindacati
Ato rifiuti, la Uil Trasporti traccia le prossime sfide per il Sannio

Ascolta la lettura dell'articolo
Con la nomina del presidente dell’ATO Benevento di Giovanna Tozzi, dovrebbe avviarsi un percorso di programmazione e razionalizzazione in via definitiva di un servizio importantissimo come quello del ciclo integrato del rifiuti urbani.
“Per partire con il piede giusto – scrivono i segretario della Uil Trasporti, Michele Caso e Cosimo Pagliuca – occorre che la politica sappia dimostrare con competenza e concretezza di avere una visione d’insieme sulla funzione dei rifiuti, sperando che l’interesse generale possa nettamente prevalere sul singolo particolare. Certo, le condizioni iniziali non sono proprio esaltanti, storicamente compromesse per scelta e per mancanza di direzione politica! E’ prevalsa l’errata consapevolezza che la frammentazione e la gestione campanilistica fossero parametri ottimali per restituire una gestione economicamente efficace. Sul ciclo dei rifiuti la logistica e l’impiantistica assumono un ruolo strategico, devono essere pianificate e programmate a livello sovracomunale, le scelte chiuse da sempre operate, che non hanno mai oltrepassato i confini comunali restituiscono un deficit infrastrutturale enorme con un notevole aggravio di costi per i cittadini poiché i rifiuti vengono conferiti fuori Regione.
L’Impianto S.T.I.R. di Casalduni – prosegue la nota – dove vengono conferiti i rifiuti indifferenziati residui, vive una fase di enorme difficoltà causata da una grave morosità di numerosi comuni, che pur riscuotendo la tassa sui rifiuti versata dai propri cittadini, poi non provvedono a saldare i conti con la Società Provinciale Samte che ne gestisce il trattamento. Questo pessimo andazzo, oggettivamente non giustificabile dal punto di vista di corretta responsabilità politico – amministrativa, ha generato una serie di contenziosi tra istituzioni pubbliche, con il pesante risultato di aver creato seri problemi gestionali. Oggi i lavoratori sono collocati in CIGS, e per avere lo stipendio devono attendere l’erogazione diretta dell’INPS, in quanto l’Azienda non ha alcuna capacità economica per anticipare ed è in procedura di concordato preventivo.
Sui costi di smaltimento del rifiuto e quindi sui cittadini di Benevento – conclude la Uil – gravano le spese di gestione post-mortem di tutti i siti dismessi e utilizzati nella fase emergenziale, a suo tempo posti a disposizione dell’intero territorio regionale. Nonostante la corposa progettualità approvata negli anni dalla Provincia di Benevento su proposta della Samte, soltanto in questi giorni si sta procedendo verso una concreta realizzazione, a seguito di formale assegnazione dei finanziamenti richiesti da parte della Regione Campania. Con una impiantistica incompleta, i costi per i cittadini saranno sempre notevoli, la funzione associata dei ciclo integrato dei rifiuti urbani affidata dalla L.R. n.14/2016 all’ente d’Ambito, rappresenterà quindi, la cartina di tornasole del Sannio se saprà gestire un servizio pubblico di primaria importanza, auspicando che non si verifichi il rinnovarsi della negativa esperienza delle passate gestioni Consortili”.