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CULTURA

Il chiostro di San Francesco sarà galleria permanente delle opere del Liceo artistico

Il progetto, promosso dall'Archeoclub - sezione di Benevento e da realizzare con 60 studenti dell'istituto d'arte cittadino, mira a valorizzare e a rendere fruibile l'Hortus Conclusus di piazza Dogana

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Riscoprire e valorizzare il chiostro di San Francesco di Piazza Dogana attraverso la creatività fresca e innovativa degli studenti del liceo artistico di Benevento sono gli obiettivi del progetto, promosso dall’Archeoclub locale e presentato questa mattina alla presenza del presidente dell’associazione che mira alla tutela dei beni culturali cittadini, della dirigente Maria Buonaguro e del guardiano dei frati conventuali, fra Antonino Carillo.

Circa 60 ragazzi dell’istituto beneventano saranno coinvolti per elaborare idee e opere artistiche di ri-progettazione dello spazio claustrale, senza alterarne l’integrità e nel rispetto dei vincoli della Soprintendenza a cui è sottoposto, e allo stesso tempo avranno la possibilità di far conoscere il proprio talento alla città.

E’ anche questo uno degli intenti del progetto, secondo il presidente di Archeoclub, Michele Benvenuto, che ha ripercorso la storia degli “Hortus Conclusus” di Benevento, quello del chiostro di Santa Sofia, di Mimmo Palladino più noti, e quello di Piazza Dogana, meno conosciuto e meno fruito dal pubblico.

Nati come luoghi di meditazione, di spiritualità e di autosostentamento per i monaci, i chiostri conservano ancora oggi la funzione di conservare la bellezza e l’arte.

“Il progetto ha una valenza altissima perché consente ai ragazzi di riappropriarsi della propria città e di viverla attraverso una dimensione artistica”, ha dichiarato la dirigente del liceo artistico, Maria Buonaguro, che ha spiegato in che modo gli studenti tenteranno di ridisegnare e reinventare l’Hortus.

Gli allievi del triennio, nella specificità delle competenze relative ai tre indirizzi liceali di Architettura e ambiente, Arti figurative e Grafica realizzeranno, dopo la conoscenza del chiostro francescano, lavori su pannelli e tele che saranno successivamente oggetto di una mostra espositiva presso il chiostro francescano.

Nel ribadire che “l’attributo conclusus non significa chiusura ma rimanda alla custodia della bellezza”, il frate superiore dei conventuali di piazza Dogana, Antonino Carillo, ha manifestato vivo apprezzamento per l’iniziativa, auspicando che “i ragazzi che parteciperanno al progetto possano esternare al meglio il proprio talento”.

Le dichiarazioni nel servizio video

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