Sindacati
Sant’Agata de’ Goti, i sindacati: “Si tutelino i Lavoratori del Centro Medico Erre”

Ascolta la lettura dell'articolo
“In una precedente nota inviata qualche settimana fa alla stampa, le scriventi organizzazioni sindacali già sottolineavano come, nell’attuale fase di concordato preventivo presso il Centro Medico Erre di San’ Agata Dei Goti, i lavoratori fossero ancora relegati ai margini di un piano di ristrutturazione industriale, ancora manchevole nei loro confronti, dal punto di vista finanziario. Difatti, dall’inaugurazione della procedura di concordato sino ad oggi, cioè dallo scorso mese di novembre ad oggi, i lavoratori hanno percepito appena due mensilità salariali, a fronte dell’incasso di un’importante cifra, ad opera del Centro di Riabilitazione, cui l’ASL ha elargito una somma pari a circa un milione duecento mila euro”. A denunciarlo sono Pompeo Taddeo e Giovanni De Luca, esponenti della Fp Cgil e della Uil Fpl.
“Non è sostenibile tale perseveranza – aggiungono – nel trascurare i lavoratori del centro, esclusivamente grazie ai quali le attività proseguono incessanti, nonostante i debiti pregressi nei loro confronti, e nonostante i debiti che molti di loro sono stati costretti ad instaurare per via del mancato pagamento del loro lavoro.
Sicuramente opportuno – concludono – l’intervento del Giudice Responsabile della procedura concorsuale, teso a dare continuità contributiva al personale operante presso il Centro, ed è proprio dal magistrato che andremo il prossimo martedì con una delegazione di lavoratori, per fare il punto sulla situazione della mancata corresponsione delle spettanze salariali da novembre ad oggi, stante le ingenti somme comunque elargite dall’ASL, poiché se tali rimarranno le condizioni del piano di ristrutturazione industriale in atto, non ci resta che auspicare la consegna dei libri contabili presso il tribunale, in modo da consentire un intervento diretto della magistratura (della durata di circa due anni) nella gestione delle attività finanziarie, nell’attesa che qualche serio imprenditore possa mostrarsi capace di ricostruire ex novo le sorti del centro, ad oggi tenuto dignitosamente in vita grazie alla professionalità, alla dedizione, all’impegno costante, alla speranza e soprattutto alla pazienza, dei numerosi operatori che, a vario titolo, conservano gelosamente il posto di lavoro, auspicando tempi migliori”.