CULTURA
Camorra e Br, esce il libro “Il patto infame” del beneventano Grimaldi

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La mattina del 27 aprile 1982 un commando di terroristi uccise a Napoli Raffaele Delcogliano, avvocato beneventano di trentotto anni, assessore Dc al Lavoro della Regione Campania, e il suo autista e amico Aldo Iermano. Un duplice delitto inscritto nello scenario tormentato degli anni di piombo e firmato dalle Brigate Rosse. Ma chi erano i mandanti?
A distanza di quasi quarant’anni dall’attentato il giornalista Luigi Grimaldi ricostruisce una nuova verità nel suo libro “Il patto infame”, edito da Melampo in libreria dal 16 febbraio: emergono tracce finora ignorate che conducono a interessi scellerati comuni che all’epoca legarono le Br, la criminalità organizzata e una spregiudicata politica locale che utilizzava il lavoro come strumento clientelare, per fare incetta di consensi aspirando soldi pubblici dallo Stato.
Ma il giovane Delcogliano all’interno del suo partito aveva preso le distanze dalla logica dei favori in cambio di voti, lavorava per dare speranza a un Meridione in perenne ricerca di riscatto civile e sociale, aveva assunto l’impegno di portare avanti una politica di reale rinnovamento.
Stava mantenendo la promessa e pubblicamente dichiarava: “Non lo faccio perche’ voglio salvare qualcuno in particolare. Quando si fanno discorsi come li faccio io, forse non salvo neanche me stesso”. La prima presentazione del libro si svolgerà lunedi’ 27 febbraio alle 18, alla Libreria Feltrinelli di Verona. Saranno presenti insieme all’autore: Fernando Malfatti, investigatore della Polizia di Stato a Napoli durante gli anni di piombo, e Federica Sgaggio, giornalista e scrittrice. L’ingresso è libero.
Luigi Grimaldi è nato a Benevento nel 1961. Giornalista, vive e lavora a Verona e dal 1992 scrive per il quotidiano “L’Arena”; ha lavorato come inviato, si e’ occupato di cronaca giudiziaria e ha seguito numerosi processi su criminalità e corruzione.