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Progetto “E-Bike O”, Picone (Lipu): “Dove sono finite le 25 biciclette elettriche?”

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Giovanni Picone, attivista della Lipu di Benevento, interviene sulla vicenda delle 25 biciclette a pedalata assistita del progetto “E-Bike0”.
“Sono trascorsi sedici mesi da quando venticinque delle trenta bici a pedalata assistita sono state assegnate in comodato d’uso, ai cittadini e in parte alle associazioni – scrive l’attivista -. Si tratta di un progetto sperimentale di 1000 biciclette di cui 30 vennero assegnate al Comune di Benevento, quando aderì all’iniziativa. Il progetto nacque dopo un accordo programmatico tra il Ministero dell’Ambiente, ANCI e Ducati Energia, con lo scopo di ridurre l’inquinamento atmosferico generato dal traffico autoveicolare. Di fatto tali biciclette una volta posizionate nelle apposite rastrelliere di ricarica (ubicate presso il parcheggio di via Porta Rufina e il megaparcheggio di via del Pomerio) , mediante dei sensori di cui sono dotate, avrebbero dovuto trasmettere i dati raccolti relativi all’inquinamento atmosferico, e poi successivamente (alla fine dell’anno di sperimentazione) trasmetterli al MATTM.
Considerato che l’Art.2 del contratto di comodato tra Comune e cittadino – aggiunge la nota -, prevede che il comodatario è obbligato a percorrere con la bicicletta almeno 2.520 km durante i dodici mesi di sperimentazione, pena la revoca della bicicletta. Il Comune e l’Assessorato all’Ambiente hanno verificato il rispetto del contratto di comodato da parte dei comodatari? Riguardo l’inquinamento ambientale, i dati raccolti dalle 30 biciclette sono stati trasmessi al competente MATTM? Purtroppo al giorno d’oggi oltre ai problemi ambientali e sanitari causati dal traffico, siamo di fronte ad una forte riduzione della libertà di scelta nella mobilità, in più la dipendenza dall’automobile è in continua crescita, escludendo gli utenti non motorizzati dai benefici economici e sociali.
In che modo – chiede Picone – il sindaco Mastella sta fronteggiando tale problematica? E cosa è stato fatto durante questi ultimi mesi per ridurre l’inquinamento locale? Oppure bisogna credere che vietando la circolazione degli autoveicoli per alcune ore, interessando solo una limitatissima porzione della viabilità cittadina, sia sufficiente a risolvere il problema delle polveri sottili?
Alla luce dei rilevamenti atmosferici – conclude l’attivista -, Benevento ha sempre più bisogno di un Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, invece di rifugiarsi in provvedimenti estemporanei, come le recenti e inutili chiusure del traffico, con il mero scopo di evitare le sanzioni previste dalla normativa vigente per gli sforamenti degli inquinanti atmosferici”.