CULTURA
Hortus, presidio di “Rete Campus”: “Necessaria Unità di crisi dei beni culturali”
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Un presidio per discutere delle azioni che la società civile può mettere in campo per tutelare e valorizzare l’immenso patrimonio culturale cittadino. Dopo la scoperta della statua senza testa all’Hortus Conclusus, “Rete Campus” si interroga su possibilità e strategie da realizzare.
Il colpevole, almeno secondo il sindaco Clemente Mastella, è il maltempo, associato all’incuria dei luoghi. Un dato che cambia di poco la sostanza del discorso e il vero tema della riunione che resta la promozione del giardino di Paladino e, più in generale, di tutti i monumenti e musei di Benevento.
“Il ‘killer’ dell’Hortus viene da lontano e speriamo non vada lontano – ha spiegato il portavoce di Campus, il giornalista Nico De Vincentiis -. Bisogna combatterlo senza tregua, bloccarlo e neutralizzarne il potenziale di distruzione che porta con sé. Nel corso dell’ultimo sopralluogo, alla presenza del sindaco Mastella, del maestro Paladino e del sovrintendente alle Belle Arti e al Paesaggio Salvatore Buonomo, sono emerse delle criticità nella gestione del parco”.
Dalla statua senza testa di Paladino all’intero patrimonio artistico cittadino. La riflessione di “Rete Campus” si allarga abbracciando un discorso più ampio e che punta a coinvolgere il mondo dell’associazionismo e tutti gli Enti locali.
La proposta riguarda l’istituzione di una Unità di crisi dei beni culturali. “Al tavolo vorremmo ci fossero i responsabili di Comune, Provincia, che gestisce buona parte del parte dei siti e musei della città, e Soprintendenza – ha concluso De Vincentiis – per affrontare in maniera definitiva tutti i nodi e le scandalose situazioni che caratterizzano il settore”.