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San Lorenzo Maggiore, la lettera dei cittadini: “Il prefetto sciolga il Consiglio”

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“Signor prefetto, gentilissima dottoressa Paola Galeone,
il sindaco del comune di San Lorenzo Maggiore, paese sotto la sua giurisdizione, è agli arresti domiciliari da 12 mesi. La perdurante assenza per motivi giudiziari dalle sue funzioni pone seri problemi di legalità per la gestione del consiglio comunale di San Lorenzo Maggiore.
Da un anno il paese è guidato dal vice sindaco nominato da un sindaco che da dodici mesi è agli arresti domiciliari. Esso comporta e apre una voragine di democrazia e di legalità grandi come una montagna. Il ruolo di vice sindaco non è una carica elettiva ed essendo essa nella scelta diretta del sindaco, questo comporta in primis il vero vulnus morale, in quanto egli agisce per volontà del sindaco assente perché posto agli arresti domiciliari con l’accusa di concussione.
Ancora più grave sarebbe se il sindaco Emmanuele De Libero guidasse la giunta comunale attraverso il suo vice, Lorenzo Mei, con indicazioni personali e dirette. L’ipotesi, qualora verificata, aggraverebbe solo la posizione penale del Vice sindaco e dell’intera giunta comunale ma non il dato di fatto che il sindaco continua a governare il paese nonostante la sua limitazione di libertà attraverso un uomo di sua fiducia.
Qui il dato è mastodontico, ha un significato che mortifica la democrazia. Il sindaco non è assente per motivi personali! E’ chiamato a rispondere penalmente alla legge su vicende che offuscano la limpidezza del suo operato di amministrativo.
Come può un sindaco Posto agli arresti domiciliari da un intero anno, con l’accusa di concussione, mantenere la sua carica elettiva intatta quando in nome di quella carica abbia commesso la concussione?
Egregio Prefetto come può non cogliere due aspetti contrastanti per la stessa vicenda?
Da un lato il tribunale mantiene in dott. Emmanuele De Libero agli arresti domiciliari, dopo un anno non diminuisce la restrizione perché le accuse si stanno confermando e dall’altro lato la prefettura non scioglie il consiglio comunale che è gestito da un sostituto nominato dal sindaco agli arresti domiciliari?
La comunità ha diritto di tornare alle urne. La vicenda giudiziaria del sindaco Emmanuele De Libero deve essere slegata dalla gestione della cosa pubblica.
Il vice sindaco se vuole fare il sindaco si presenti come capolista alle elezioni. Da questa pagina Le avevamo scritto già il 19 marzo 2016 sulla medesima questione, ad un anno dalle restrizioni personali imposte al Dott. Emmanuele De Libero deve prendere atto che c’è un vulnus nelle azioni democratiche.
Sciolga il consiglio comunale di San Lorenzo Maggiore per la gravissima perdurante assenza del sindaco.
I cittadini hanno il diritto di tornare alle urne e seppellire per sempre questa vicenda che mortifica la democrazia e soprattutto il buon nome di tutto il paese.
Se il tribunale mantiene la restrizione cautelare all’imputato Emmanuele De Libero per la presunta corruzione , perché la Prefettura non interrompe l’azione politica governata da un vice nominato dall’inquisito?” (Cittadini Liberi di San Lorenzo Maggiore)