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Salute

Disagi al ‘Rummo’, i dipendenti: “Pronto Soccorso sovraffollato, serve più personale”

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Si aggiunge una nuova voce alla vicenda dell’ospedale Rummo e dei disagi sull’assistenza sanitaria denunciati dall’associazione ‘Io x Benevento’. E’ quella del personale in servizio presso il Pronto Soccorso del nosocomio cittadino, che ha scritto alle organizzazioni sindacali per mettere in evidenza il costante ‘sovraffollamento’ della struttura da alcuni mesi.

“Per giorni e sempre più spesso – scrivono i lavoratori – persone sono in PS in attesa di ricovero, per carenza posto letto o per rinuncia a trasferimento presso un altro ospedale. C’è una costante carenza di barelle per i pazienti già ricoverati (sistemati precariamente) e per accogliere nuovi ricoveri. Il ricovero in PS da più di 24 ore determina che lo stesso non è più un luogo di primo soccorso e stabilizzazione del paziente, ma è un vero e proprio reparto con tutte le problematiche legate all’assistenza in regime di ricovero (pulizia personale, terapia di fase acuta e cronica, somministrazione di vitto ecc).

In questi giorni – aggiungono nella comunicazione ai sindacati – il sovraffollamento è stato gestito dal personale normalmente in servizio con regolari turni di servizio. L’aumento eccessivo di persone ricoverate, cioè, non è stato seguito da incremento di personale sanitario, pur se necessario, secondo i lavoratori, per una adeguata assistenza.

La discrepanza tra numero di persone ricoverate in PS (per lo più anziane con pluripatologie e in trattamento farmacologico domiciliare con più farmaci) e numero di personale sanitario in servizio – conclude la nota – determina a nostro parere un grave aumento del rischio clinico”.

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1 Commento

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  1. giacomo de angelis

    15 Gen, 2017 a 19:42

    Condivido l’allarme (che altro non è che la richiesta d’attenzione), avendo avuto occasione – di recente – di prenderne contezza in occasione del ricovero di un concittadino che aveva tentato il suicidio ingerendo della candeggina. Ho cosi svuto modo di percepire l’emergenza, ma anche di vedere come in una tale situazione il personale medico ed ospedaliero continuava a svolgere appieno la propria “missione”. Pertanto, onde garantire agli operatori sanitari tutti le migliori condizioni di lavoro e per non scoraggiarli, sono inderogabili gli interventi richiesti.

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