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Bando periferie e promesse elettorali, il L@p Asilo 31 attacca Mastella

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“A pochi giorni dalla dichiarazione di dissesto finanziario del Comune di Benevento, un atto politico voluto fortemente dalla Giunta Mastella per eludere ogni tipo di responsabilità amministrativa e per venir meno agli impegni assunti coi cittadini in campagna elettorale, arriva un’altra pessima figura per l’attuale sindaco. Il bando delle periferie, con il quale si potevano proporre progetti di riqualificazione delle aree periferiche della città, molte delle quali sprovviste di servizi essenziali, è giunto alle ultime posizioni tra tutti i progetti concorrenti, racimolando un punteggio risibile che non ha consentito alla nostra città di accedere a finanziamenti così importanti”. Così in una nota gli attivisti del L@p Asilo 31 che questo pomeriggio hanno manifestato lungo corso Garibaldi.
“Dopo la perdita dei 30 alloggi popolari in Contrada Capodimonte, la Giunta Mastella porta a casa l’ennesimo risultato disastroso per la nostra città – prosegue il L@p -. Eppure la rinascita delle contrade era stato uno dei punti forza della campagna elettorale della nuova coalizione che guida Palazzo Mosti. Un punto talmente importante e sentito dai nostri nuovi amministratori che nessuno di loro e nessuno dei tecnici da loro nominati è stato capace di scrivere un progetto di riqualificazione delle contrade oppure un piano di ristrutturazione delle fatiscenti case popolari, patrimonio dello Iacp. I nuovi amministratori con l’arguzia che li contraddistingue hanno pensato bene di scopiazzare vecchi progetti fallimentari e affastellarli in un’unica proposta talmente inadeguata che ha racimolato il punteggio più basso tra tutte quelle esistenti.
In soli sette mesi – spiegano gli attivisti – la Giunta Mastella è stata capace di: riconfermare la Quadrelle al servizio mensa e non aprire il centro cottura comunale così come promesso ai cittadini; perdere la possibilità di avviare la costruzione di 30 alloggi popolari in Contrada Capodimonte; Recintare il Malies con assi di legno e lasciarlo all’ incuria non restituendolo alla sua antica destinazione come promesso; Perdere il finanziamento per il bando delle periferie; Assunzione diretta di tre segretarie con un contratto di 1500 euro mensili sebbene la pianta organica del comune già disponga di tali figure professionali. Assunzioni fatte nel mentre ci si accingeva a… dichiarare la bancarotta per la città destinando ancora per i prossimi 10 anni i cittadini ad essere subissati dalle tasse perdendo gran parte dei servizi essenziali.
‘Il Rinascimento beneventano’ in soli sette mesi si sta rivelando una presa per i fondelli fatta a suon di concerti, feste, cene, festicciole e tante luci, utili ad ammaliare i cittadini e continuare a prenderli in giro – attacca il L@p -. L’unica vera cura per la città non risiede certo nell’affidarla nelle mani di “medici” interessati solo ed esclusivamente alla loro carriera parlamentare. Essa risiede nella possibilità di attivare nuovi processi democratici di partecipazione dal basso attraverso i quali riprendere la parola e proporre un’azione politica di cambiamento e rottura reale che abbia come propria bussola i diritti dei cittadini e della comunità. Verso la primavera beneventana…”.