Associazioni
Io x Benevento: “Al Rummo non funziona neanche l’apparecchio per la risonanza magnetica”

Ascolta la lettura dell'articolo
“Mentre regna una palese e preoccupante confusione nell’ambito della Direzione Generale, presso l’Azienda Ospedaliera “G. Rummo” di Benevento si continuano a negare diritti sacrosanti, prima fra tutti quello alla salute”. Ad affermarlo in una nota è il presidente dell’associazione “Io x Benevento”, Giuseppe Schipani.
“Ieri, – racconta Schipani – una giovane ragazza dopo aver subito un grave incidente stradale, è stata condotta in codice rosso al pronto soccorso per evidente politrauma e verosimile rottura di organi interni. La sventurata è stata oggetto di continui consulti tra l’anestesista, il neurochirurgo, l’internista, il vascolare e alla fine, quando sembrava che si potesse dar luogo ad un primo intervento, i chirurghi hanno ritenuto rischioso procedere perché non era stato possibile sottoporre la paziente ad una risonanza magnetica nucleare. Sì, avete capito bene, una RMN oggi esame di routine ma l’apparecchiatura al momento non è funzionante. Da qui la decisione di trasferirla in un presidio provvisto di cardiochirurgia e neurochirurgia, quindi dopo le 23,30 a Caserta. Quindi, dopo oltre cinque ore, non è stato possibile nemmeno arrivare ad una diagnosi certa.
Questa – prosegue nella nota – è la palese condizione in cui sono costretti ad operare con macchinari guasti medici ed infermieri e che caratterizza l’Azienda Ospedaliera “G. Rummo” di Benevento. La Direzione Generale la smetta nel cercare di camuffare l’evidente e preoccupante inefficienza con ridicole sceneggiate napoletane, come quella manifestata a Natale, che poco interessano e incidono con la salute dei cittadini. L’inefficienza è palesemente riscontrabile con i disservizi e i disagi che subisce l’utenza, fortemente preoccupata e insicura dopo i recenti accadimenti.
La confusione, invece, è evidentemente attenzionata anche dalle recenti scelte adottate dal Direttore Sanitario. Nulla da dire sulla persona e sulle capacità del dott. De Lorenzo ma non riusciamo proprio a comprendere le reali intenzioni che hanno fatto scaturire questa scelta.
Rivendicheremo, come già annunciato, – conclude Io x Benevento – i diritti che devono essere riconosciuti ai Cittadini e i Doveri di coloro che sono tenuti ad assicurare cure mediche all’utenza, attraverso una manifestazione pubblica che avrà luogo presso la Direzione Generale nei prossimi giorni. Sollecitiamo le Autorità competenti a fare piena luce su quanto sta accadendo”.
angelo
4 Gen, 2017 a 7:47
cosa vogliamo commentare…??? accogliamo gli AFRICANI per dare loro assistenza ma forse dobbiamo NOI andare in AFRICA .Per certi versi le LORO condizioni di vita sono certamente migliori. Se non altro non si pavoneggiano ,come i NOSTRI governanti sia Nazionali che Regionali . Creando anche sulla salute , problemi di vita o di morte a cittadini tartassati all’inverosimile e che non hanno il diritto neanche del minimo indispensabile per la tutela della ” salute “.
roberto
4 Gen, 2017 a 11:17
Come minimo gli illustri dirigenti avrebbero dovuto programmare un raddoppio di strumentazioni mediche strategiche (si guasta una RMN si utilizza quella di riserva)….lo può fare anche una massaia. Si dirà però che la RMN costa tantissimo…fondi regionali insufficienti….colpa della Regione….bla bla bla…poi si scopre che i fondi ci sono ma invece di essere conservati in cassaforte vengono collocati in una sorta di colabrodo…ci resta alla fine solo la speranza di non avere mai la sfortuna di finire in simili “ospedali”… essere parcheggiati in barella…e passare a miglior vita in attesa del tecnico della RMN…in ferie
Roberto
4 Gen, 2017 a 11:08
Non è dato sapere ad oggi se la struttura ospedaliera del Rummo sia al servizio dei cittadini o al servizio di dirigenti e politicanti vari.
Anche un tecnico delle caldaie con un po’ di buona volontà fa sì che le macchine e strumentazioni siano sempre in buono stato di manutenzione e funzionamento.
Non occorre uno stuolo di vecchi dirigenti, direttori vari…per far funzionare una RMN.
Bisognava pensarci prima delle fatidiche festività di Natale, quando tutti si concentrano sui festeggiamenti consumistici e poco sul lavoro, a programmare la manutenzione delle apparecchiature mediche.
Se una simile struttura non è in grado di rispondere ad una emergenza standard (un singolo incidente stradale e non una calamità naturale) con classico trasferimento Caserta o Napoli, perché non chiudere simili quasi inutili carrozzoni della sanità locale?
Quanto a De Lorenzo…..meglio tacere!