Associazioni
Mensa scolastica, Basile attacca Mastella: “Servono soluzioni non lezioni di bon ton”

Ascolta la lettura dell'articolo
“Esprimo la mia solidarietà a Rosita Galdiero e ai lavoratori che hanno occupato simbolicamente la casa comunale che è bene ricordare è la casa di tutti i cittadini e non la casa di una sola parte della città. Amministrare una città al verde non è un pranzo di gala e nemmeno una cena in bianco”. Così in una nota l’esponente del L@p Asilo 31, Pasquale Basile.
“I problemi veri di Benevento – prosegue l’attivista – non sono rappresentati dalle buche del manto stradale, non sono le erbacce e la presunta mancanza di decoro urbano bensì problemi sociali ed economici enormi in una città quasi in dissesto che da più di cinque anni obbedisce senza alcun risultato alle politiche di austerity dettate dalla Corte dei Conti e dal Governo centrale. Dovere di un sindaco è quello di affrontare e provare a risolvere tali problemi sociali confrontandosi con tutti gli attori sociali indipendentemente dalla simpatia, dall’eleganza e dalle buone educazioni. Mi chiedo quale fosse il vero dramma tra la protesta democratica di un sindacato di lavoratori, definita irrispettosa e la possibile perdita del lavoro a causa dei mancati impegni assunti in campagna elettorale relativamente alla riapertura del centro di cottura comunale e del mantenimento dei livelli occupazionali.
Manifestare le proprie istanze e protestare è un diritto costituzionale sebbene il sindaco continui ad esserne ossessionato svilendo tali legittime proteste che fa passare come semplice “rumore” – aggiunge Basile -. Etichettare la protesta dei lavoratori preoccupati per il loro futuro come irrispettosa e poco elegante è un atto irresponsabile e poco consono al suo ruolo istituzionale. Il sindaco della città non è stato eletto per darci lezioni di bon ton. Il sindaco della città non è stato eletto per esibirsi in performance canore, Benevento ha già tanti bravi cantanti. Il sindaco della città non è stato eletto per suonare nelle bande, Benevento ha già tanti bravi musicisti. Il sindaco della città non è stato eletto per recitare, Benevento ha già grandi attori e compagnie teatrali che ancora non hanno un teatro per svolgere le loro attività. Il sindaco è stato eletto per risolvere i problemi della città e per portare a termine le innumerevoli promesse fatte in campagna elettorale e che almeno rispetto alla mensa comunale non ha ancora mantenuto (attendiamo ansiosi ancora il reddito di cittadinanza).
Si prenda atto e ci si rassegni al fatto che una città al collasso come Benevento continuerà ad essere teatro di proteste, manifestazioni, rumorose e non, (non spetta al Sindaco stabilire come debbano svolgersi) fino a quando ci saranno rappresentanti istituzionali che dinanzi a veri e propri drammi sociali continueranno ad interessarsi solo ed esclusivamente alla dichiarazioni ad effetto e a come conquistare consensi facili – attacca Basile -. Piacciano o non piacciano le manifestazioni, il dovere di un sindaco è quello di ascoltare chiunque e non soltanto chi lo acclama a colpi di selfie.
In soli due mesi – conclude Basile – il sindaco del cambiamento è passato dalla riapertura del centro di cottura comunale alla riedizione della gara d’appalto di affidamento del servizio mensa già emanato dalla scorsa giunta comunale per poi giungere al panino libero e alla possibile perdita di posti di lavoro. La montagna ha partorito il topolino”.